Vi abbiamo raccontato un mese fa quanto potenziale avessero i Brain rot italiani: oggi sono una realtà che si è impossessata di TikTok. Gli animali antropomorfi creati dall’intelligenza artifciale insieme al marciume cerebrale umano (proprio questo, significa il termine Brain rot) continuano a macinare milioni di visualizzazioni e sono uscita dalla bolla di Internet diventando qualcosa di sempre più concreto.
Non è difficile, infatti, imbattersi in gadget, tra cui magliette, tazze, portachiavi e qualsiasi cosa abbia la forma dello squalo di Trallallero Trallà o di Tung Tung Tung Sahur. Ma la dinamica del semplice meme è stata superata, anche grazie alla facilità di replicabilità di questi personaggi fantastici. Tanto che ne è nata addirittura una sorta di mitologia, un’epica che racconta l’origine di ognuno dei personaggi, con pagine di approfondimento che ripercorrono la storia e la genesi degli scontri, delle guerre tra fazioni e delle trasformazioni.
Quasi viene da pensare che i Brain rot italiani potrebbero trasformarsi nei nuovi Pokémon di Internet: non sono poi così diversi, in fondo, entrambe le categorie prendono molto dal mondo degli animali e della natura in generale, ma in qualche modo umanizzandone la figura e i sentimenti. Anche il fatto di creare delle battaglie tra i vari personaggi è simile e, non è un caso, che in rete circolino già le carte da gioco dedicate ai Brain rot, con attacchi, difese e superpoteri. In attesa che qualcuno commercializzi in via definitiva questo successo italiano (e mondiale) abbiamo provato a mettere insieme le storie dei vari componenti di questo particolare mondo.
Fonte : Wired