Meta AI, come opporsi all’uso dei propri contenuti

C’è però un ulteriore aspetto, però. Se Meta AI verrà addestrato con i contenuti degli account di utenti adulti, l’azienda non esclude (è riportato nero su bianco nell’informativa) che in quei contenuti ci siano informazioni su persone con meno di 18 anni. A leggere così le condizioni d’uso, sembra di capire che quando qualcuno pubblica la foto del compleanno del figlio, rischia di dare in pasto all’algoritmo le immagini del suo pargolo e di tutti i suoi amichetti.

Contestare un contenuto che ci riguarda

L’unico strumento per intervenire nel caso in cui Meta AI proponga delle informazioni personali che ci riguardano è quello di avviare una procedura di contestazione, accessibile attraverso questa pagina web.

Fonte: Meta

Come si legge nella pagina, la contestazione riguarda le informazioni personali, che in questa accezione corrispondono, per esempio, a nome, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Per avviare la procedura di contestazione è necessario inserire il prompt che è stato usato e che ha portato alla generazione di una risposta in cui ci sono le informazioni personali. Bisogna poi allegare uno screenshot che dimostri che il risultato è stato generato da uno degli strumenti di Meta.

Anche qui, però, emerge qualche problema. Prima di tutto perché per arrivare a questa procedura è necessario accorgersi che Meta AI contenga delle informazioni personali su di noi. Negli scorsi mesi è probabile che molte persone abbiano provato a chiedere ai vari sistemi di AI informazioni su sé stessi, ma è presumibile che lo abbiano fatto per semplice curiosità.

Le probabilità che eventuali informazioni personali possano passare inosservate ai diretti interessati ma siano comunque accessibili a chiunque, sono elevatissime. A maggior ragione se la persona in questione non è un utente Meta e non ha quindi occasione di utilizzare Meta AI. In definitiva, le aree grigie restano numerose ed è probabile che le autorità per la privacy di tutta Europa, nei prossimi mesi, avranno il loro bel da fare.

Fonte : Wired