Voltab, non la solita power bank

In definitiva, Voltab offre una densità energetica per volume 3,5 volte superiore alla media di mercato, una densità per peso doppia e una densità di potenza (W/kg) 2,1 volte superiore. È quattro volte più leggero e nove volte più compatto rispetto ai generatori endotermici tradizionali, completamente silenzioso e a zero emissioni.

Tre unità Voltab collegate in daisy chain (in modo sequenziale) per generare una trifase da 11 kW

Reefilla

Con un prezzo di lancio di 2.990 euro Iva inclusa (circa 2.450 euro Iva esclusa), si posiziona in modo estremamente competitivo sul mercato europeo. Gli ordini partiranno da inizio maggio con le prime consegne da settembre: tutte le informazioni su Voltab.energy.

Dal food truck ai cantieri, passando per eventi e blackout

Una Voltab utilizzata per alimentare il fabbisogno energetico di un food truck

Reefilla

Il test di Voltab è già iniziato: è stato messo in prova nei cantieri torinesi, nei food truck sotto il Politecnico, nei laboratori artigiani e nelle officine mobili. “Abbiamo spento il generatore a benzina e acceso Voltab. Non solo reggeva tutti gli strumenti, ma dopo tre giorni l’operaio ci ha ringraziati: Tornare a casa senza mal di testa, dopo otto ore di silenzio, non ha prezzo“, racconta Bevilacqua.

Voltab alimenta trapani, compressori, aspiratori, martelli pneumatici. Ma anche computer, piastre a induzione e persino auto elettriche, grazie alla presa Tipo 2 integrata. Il sistema, infatti, simula la messa a terra, evitando il problema del mancato avvio in ricariche off-grid. In un bagagliaio di una 500 elettrica ne entrano quattro: 120 km in più, sempre disponibili. Non è solo una questione di autonomia, ma di tranquillità mentale.

Il design ha un senso, non solo uno stile

Il design è uno dei punti chiave. Voltab ha una forma inedita, sviluppata con Granstudio, importante realtà di design torinese, pensata per entrare sotto un banco da lavoro, sotto una cucina da food truck o nel vano di un furgone come in quello di una vettura senza ingombrare. “L’estetica non è decorativa, è funzionale. È quella bellezza italiana che serve davvero”, aggiunge Marco Bevilacqua.

Le ruote sono nascoste, il baricentro basso, e il tutto può essere trasportato come un trolley senza sembrare un trolley. C’è anche una versione più rugged (robusto), con gabbia in acciaio e base antiurto per i cantieri, e la possibilità di accessori come zaini, maniglie e tracolle. Tutto pensato per un utilizzo reale, mobile, quotidiano.

L’evoluzione di Reefilla

Voltab è il secondo prodotto nativo Reefilla capace di rispondere in modo trasversale alle esigenze di privati e professionisti. Prima di lui Fillee: un generatore dai volumi più importanti, ma sempre trasportabile considerando le sembianze di un carrello, capace di fornire energia ovunque. Un oggetto pionieristico che utilizza batterie sia di prima che di seconda vita, segnando l’inizio di un percorso che oggi evolve con maggiore maturità industriale. “Voltab è figlio di quella prima esperienza, ma nasce con l’ambizione di essere molto più che un prototipo: è un sistema pensato per la produzione, la scalabilità, l’usabilità quotidiana“, chiarisce Marco.

Voltab in funzione in un cantiere edile

Reefilla

La mission di Reefilla è essere promotori di un futuro in cui le batterie second life costituiscono il fulcro di un ecosistema energetico circolare, diventando risorse anziché rifiuti. Voltab è anche il segnale che Reefilla sta cambiando pelle. Nata come startup per la ricarica mobile, oggi si muove verso una dimensione industriale, autonoma, capace di produrre tecnologia propria. “Facciamo tutto in Italia: le plastiche a Ivrea, l’alluminio a Latina, il taglio laser qui a Torino. E soprattutto: ci puoi venire a trovare. Vedi dove nasce il prodotto. Vedi che esiste davvero“, dice Marco.

Fonte : Wired