Netflix testa l’IA di OpenAI per migliorare la ricerca e suggerire cosa guardare

Il problema delle piattaforme di streaming video oggi non è la scarsità di contenuti, ma l’eccesso. C’è sicuramente un film, una serie tv, uno show per ognuno, ma spesso non riusciamo a trovarlo: così Netflix ha avviato una collaborazione con OpenAI per testare una funzione di ricerca avanzata basata sull’intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo è superare le limitazioni dei tradizionali sistemi di raccomandazione e offrire un modo più naturale, intuitivo e personalizzato per scoprire cosa guardare. È una delle prime applicazioni concrete della tecnologia di modelli linguistici avanzati in un contesto di intrattenimento mainstream, e potrebbe cambiare radicalmente il rapporto tra piattaforme e spettatori.

Un cambio di paradigma

La funzione, attualmente in fase di test in Australia e Nuova Zelanda su dispositivi iOS, permette agli utenti di cercare contenuti utilizzando il linguaggio naturale. Non è più necessario ricordarsi il nome preciso di un film, un attore o un regista, basta descrivere il tipo di esperienza desiderata come faremmo con un amico o un conoscente: “Cerco film ambientati in Italia, ma non troppo vecchi, con una storia coinvolgente” oppure “Voglio qualcosa che mi faccia ridere ma con un tocco malinconico”. Il sistema, grazie ai modelli linguistici di OpenAI, è in grado di comprendere le sfumature del linguaggio e proporre risultati rilevanti, anche se la descrizione è vaga, complessa o legata a emozioni e stati d’animo. Questo approccio mira a ridurre il tempo speso a cercare cosa guardare, una frustrazione comune tra gli utenti delle piattaforme streaming.

L’integrazione della tecnologia di OpenAI consente a Netflix di offrire una forma di interazione più simile a una conversazione umana. Il sistema non solo interpreta parole chiave, ma analizza contesto, tono, emozione e intenzione dietro ogni richiesta: un passo avanti rispetto agli algoritmi di raccomandazione attuali, che si basano principalmente su cronologia di visione, generi preferiti e valutazioni implicite.

Strategia e obiettivi

Da anni, Netflix utilizza sistemi avanzati di intelligenza artificiale per raccomandazioni, ottimizzazione dello streaming, gestione delle anteprime personalizzate e molto altro. Tuttavia, questa nuova funzione segna una svolta strategica: l’azienda mira a posizionarsi come pioniere nell’utilizzo dell’IA generativa per migliorare l’interfaccia utente e la UX nel suo complesso.

La funzione di ricerca AI è un test importante anche in termini di adozione e accettazione da parte degli utenti. In particolare, Netflix sembra interessata a capire quanto gli utenti utilizzeranno questo tipo di ricerca, se effettivamente ridurrà il tempo medio per la scelta di un contenuto, e in che modo cambierà l’interazione complessiva con la piattaforma

L’azienda ha chiarito fin da subito che non intende utilizzare l’IA generativa per creare contenuti narrativi, né per scrivere sceneggiature o sostituire il lavoro creativo degli autori. La funzione sviluppata insieme a OpenAI è pensata esclusivamente per potenziare l’esperienza di navigazione e non interferisce con il processo creativo cinematografico e televisivo.

La sperimentazione di Netflix e OpenAI potrebbe rappresentare un modello per il futuro delle piattaforme di intrattenimento digitale. In un mercato sempre più affollato, dove la varietà di offerta è tanto un’opportunità quanto una fonte di ansia da scelta, strumenti che aiutano l’utente a orientarsi in modo intelligente possono fare la differenza. Se il test avrà successo, è verosimile che funzioni simili vengano adottate da altri colossi dello streaming come Disney+, Prime Video o Max, ognuno con la propria versione potenziata dall’IA.

Fonte : Repubblica