Meta a processo, il gigante si gioca il futuro di Instagram e WhatsApp

Meta e l’Ftc avranno l’occasione di presentare la propria idea su un eventuale processo di vendita. Un punto chiave sarà probabilmente rappresentato dalla difficoltà di separare di servizi interconnessi.

Gli investitori, i dipendenti e gli altri azionisti di Instagram e WhatsApp che hanno guadagnato dalla vendita delle piattaforme a Facebook non hanno niente di cui preoccuparsi. Secondo Andrew Gavil, docente di diritto dell’Università Howard, non dovranno restituire il denaro che hanno incassato. Instagram e WhatsApp inoltre “non verrebbero riportate allo stato in cui erano al momento dell’acquisizione, ma verrebbero scorporate in qualche forma così come esistono oggi, spiega Gavil.

Boasberg potrebbe essere influenzato dal modo in cui un altro giudice, Amit Mehta del tribunale distrettuale di Washington, gestirà la causa antitrust che Google ha perso lo scorso anno contro il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Il processo per decidere le sanzioni inizierà il mese prossimo, e Mehta potrebbe a ordinare a Google di cedere alcuni dei suoi servizi, come il browser Chrome.

È raro che un’azienda come Meta sia costretta a sciogliere un’acquisizione già completata. Ma se dovesse succedere, il tribunale potrebbe nominare un fiduciario che supervisioni un’asta e vagli i potenziali acquirenti di Instagram e WhatsApp. Secondo Gavil, la società potrebbe essere costretta a condividere gratuitamente dati degli utenti e tecnologie con le unità scorporate, ma anche a sospendere temporaneamente lo sviluppo di prodotti concorrenti.

Chi è favorito?

È difficile fare previsioni prima delle testimonianze in programma nelle prossime settimane, che coinvolgeranno attuali ed ex dirigenti di Meta (come Zuckerberg e Sheryl Sandberg), esperti di antitrust e rivali dell’azienda. Per Gavil però l’Ftc potrebbe essere sfavorita, dal momento che i presunti danni a consumatori e inserzionisti derivanti dalle acquisizioni sono piuttosto nebulosi. Lo stesso Boasberg in passato si è mostrato scettico nei confronti di alcune argomentazioni avanzate dall’agenzia. Alla fine però ha dato all’Ftc una possibilità di farsi valere in tribunale.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

Fonte : Wired