Finisce in coma per una meningite contratta in carcere: Ilaria Cucchi presenta un’interrogazione sul caso di Tiziano Paloni

Lotta fra la vita e la morte il 40enne Tiziano Paloni, ricoverato d’urgenza al reparto malattie infettive dell’ospedale Lazzaro Spallanzani dopo aver contratto una meningite nel carcere romano di Regina Coeli, dove era detenuto in attesa di giudizio. La mattina di lunedì 7 aprile Paloni è stato trasportato d’urgenza dalla casa circondariale di Trastevere prima all’ospedale Santo Spirito, dove è giunto già in coma, per poi essere intubato e trasferito allo Spallanzani. Due ore, dalle 14:30 alle 16:30, è il tempo concesso dal giudice alla famiglia – la mamma Anna, il papà Mario e la sorella Valentina – per poter stare accanto a lui da dietro il vetro della terapia intensiva.

“Nessuno ha avvisato la famiglia”: Ilaria Cucchi presenta un’interrogazione

La vicenda ha assunto rilievo nazionale a causa di una serie di carenze segnalate nella comunicazione con la famiglia, e la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Nessuno si è degnato di avvisare i familiari delle condizioni del detenuto e, solo dopo l’intervento dell’avvocato, la famiglia ha potuto conoscere l’ospedale in cui era stato ricoverato”, ha spiegato Cucchi.

“Una cosa gravissima e un segnale dell’inumanità che sono diventate le carceri del nostro Paese. Ho presentato un’interrogazione a Nordio per fare piena luce sul caso e per chiedere come sia stato possibile che si sia sviluppato un caso di meningite in carcere. Ho inoltre chiesto al ministro se ci sia un regolamento che preveda di avvisare i parenti sulle condizioni di salute dei detenuti e sui ricoveri fuori struttura – prosegue Ilaria Cucchi – per conoscere se fosse presente personale medico competente e se l’assistenza sanitaria e i soccorsi per il signor Paloni siano stati tempestivi. I detenuti hanno diritto ad un trattamento sanitario efficiente. Il diritto alla salute non si può fermare sulla soglia del carcere”.

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Fonte : Today