Meta addestrerà la sua AI usando i dati dei cittadini europei

Dopo quasi un anno di stallo dovuto ai dubbi sulla liceità del trattamento, Meta annuncia che utilizzerà tutti i dati pubblicati sui suoi social network dagli utenti residenti nell’Ue per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale.

L’annuncio arriva a poche settimane dal lancio di Meta AI nell’Unione Europea, che a livello di opinione pubblica aveva già sollevato interrogativi in merito al rispetto della privacy. Adesso, però, si assiste a un salto di qualità. In pratica, qualsiasi contenuto pubblicato su un prodotto Meta (Facebook, Instagram, Whatsapp) potrà essere usato per addestrare l’algoritmo di Zuckerberg.

Quali contenuti verranno usati

Stando a quanto dichiarato da Meta, l’addestramento del suo modello di AI utilizzerà quelli che l’azienda definisce “contenuti pubblici condivisi da utenti adulti”. Questo significa che sono esclusi i contenuti pubblicati da utenti minorenni, così come i messaggi privati scambiati con gli altri utenti.

In pratica, ad alimentare Meta AI saranno tutti i post e i commenti pubblicati su Facebook e Instagram. A questo vanno ad aggiungersi le interazioni con il chatbot di Meta, anche quando viene utilizzato su Whatsapp.

Nell’annunciare la novità, che lo scorso anno ha interessato già tutti i paesi extra-UE, l’azienda di Mark Zuckerberg tiene a sottolineare di non fare nulla di nuovo rispetto ai suoi concorrenti. “Stiamo seguendo l’esempio di altre aziende, tra cui Google e OpenAI, che hanno già utilizzato dati degli utenti europei per addestrare i propri modelli di IA” si legge nel comunicato.

Con una piccola differenza. Chi negli ultimi anni si è preoccupato di limitare l’accesso ai suoi profili social, per esempio limitando la visualizzazione dei contenuti ad amici e contatti, fino a oggi poteva contare sul fatto che non finissero nel calderone dei dataset per l’addestramento dell’AI. L’accesso diretto di Meta AI cambierebbe completamente le carte in tavola. Insomma: sul concetto di “pubblico” come lo intende Meta, ci sarebbe molto da discutere.

La possibilità di opporsi

Così come è accaduto lo scorso anno, quando Meta ha inviato una comunicazione urbi et orbi (anche in UE) annunciando l’uso dei dati dei social network per l’addestramento dell’AI, sarà possibile opporsi. Con quali modalità e con quale efficacia? L’anno scorso la procedura prevedeva l’invio di una comunicazione (con tanto di motivazioni) che veniva sottoposta a una valutazione (sic!) da parte di Meta e permetteva di impedire l’uso dei propri contenuti per l’addestramento dell’AI. Nei prossimi giorni, assicurano da Meta, tutti gli utenti riceveranno una comunicazione simile che permetterà di scegliere. Solo allora scopriremo i dettagli del diritto all’opposizione garantito agli utenti.

Fonte : Wired