Leica ha col cinema un rapporto di lunga data: nel 1914 Oskar Barnack, ingegnere Leitz, inventò il formato 35 mm adattando la pellicola cinematografica alla fotografia, segnando l’inizio del legame tra Leica e il cinema. Da allora, l’azienda ha prodotto i proiettori Leitz/Leica Pradovit e continua a realizzare in Germania gli obiettivi Cine, utilizzati per l’industria cinematografica.
Com’è fatto
Il Cine Play 1 si affianca al più grande e costoso Cine1 ad ottica ultracorta, ma è più tradizionale nel funzionamento: si tratta infatti di un proiettore laser 4K che combina l’eccellenza ottica di Leica con funzionalità smart avanzate. È compatto (261 x 229 x 242 mm), ha un design curatissimo in alluminio e vetro, col marchio rosso di Leica in bella vista, anche se forse è un po’ troppo chiamare in causa il Bauhaus, come fa l’azienda. E non è facile nemmeno definire portatile il Cine Play 1, con i suoi 6,7 kg: piuttosto è trasportabile, e si può usare senza problemi in diversi ambienti domestici o professionali. La base inclinabile facilita l’orientamento del fascio luminoso, e c’è anche un supporto da pavimento opzionale che consente un’installazione senza cavi in vista (ma l’alimentatore è esterno e non proprio bellissimo).
Qualità dell’immagine
Grazie alla tecnologia a triplo laser RGB, il Cine Play 1 offre una luminosità fino a 3000 ANSI lumen, garantendo sempre immagini brillanti. Leica garantisce una durata fino a 25.000 ore, pari a diversi anni di utilizzo senza sostituzioni o manutenzioni significative. La risoluzione è 4K (3840×2160 pixel) su schermi da 65 a 300 pollici, offrendo immagini nitide e dettagliate. Il proiettore supporta diversi standard HDR, tra cui Dolby Vision, HDR10+ e HLG, e restituisce una gamma dinamica molto ampia, anche grazie alla tecnologia Leica Image Optimization (LIO), che ottimizza gradazione dei colori e contrasto, garantendo una riproduzione cromatica naturale e realistica.
Il Cine Play 1 offre diverse modalità di visione preimpostate, tra cui Dynamic, Standard, Sports, Cinema Day, Cinema Night e Filmmaker Mode, adattandosi alle diverse esigenze e condizioni di illuminazione. Le modalità Cinema Day e Filmmaker Mode sono particolarmente indicate per chi cerca accuratezza cromatica e fedeltà nella riproduzione dei contenuti. E le prestazioni sono eccellenti, sia con schermo dedicato che su una parete qualsiasi.
Le funzioni di allineamento e messa a fuoco automatici semplificano l’installazione, rendendo superflue le regolazioni manuali. La tecnologia di correzione trapezoidale permette di posizionare il Cine Play 1 anche in un angolo, correggendo automaticamente l’immagine fino a 40 gradi di disassamento: funziona benissimo e non comporta perdita di nitidezza nemmeno nei casi più estremi, si nota solo che, fuori dalla finestra dell’immagine, il nero è un po’ meno nero. La calibrazione dura una ventina di secondi, dopodiché il proiettore ricorda le impostazioni e le applica istantaneamente ogni volta che si riaccende. C’è anche una funzione di sicurezza per evitare danni agli occhi, che mette in pausa la proiezione se rileva oggetti in movimento nell’area del fascio di luce.
Il resto
Il sistema audio integrato è composto da due altoparlanti da 10 watt con tecnologia DTS Virtual:X. Il risultato è buono, ma un impianto home theater o una soundbar di buon livello sono certamente in grado di portare la qualità del suono a un livello superiore. A proposito di suono, il Cine Play 1 ha un sistema di raffreddamento interno indubbiamente silenzioso, ma che a volte si fa notare, specie nell’uso prolungato e nei momenti più quieti di film, serie tv e videogiochi.
Per la connettività le opzioni sono numerose: porte HDMI, USB, LAN, e in più il supporto per Wi-Fi, Bluetooth e AirPlay, che permettono la riproduzione di contenuti da dispositivi esterni come smartphone, laptop e tablet. Non c’è una presa per l’antenna, e infatti il Cine Play 1 non è pensato per sostituire una normale tv: non è dotato di sintonizzatore integrato per la visione dei canali televisivi via etere. Infine il telecomando: in metallo, ben disegnato, ben bilanciato, ha tasti dedicati per Netflix, YouTube, Amazon Prime Video e Disney+; funziona in qualsiasi posizione, ma purtroppo i tasti non sono retroilluminati.
Il sistema operativo
Il sistema operativo VIDAA offre una navigazione semplice e personalizzabile, permettendo di trovare e organizzare facilmente applicazioni e contenuti. Ci sono i servizi di streaming più popolari, e una funzione di ricerca universale che facilita la scoperta di contenuti su diverse piattaforme, fornendo al contempo suggerimenti basati sulle preferenze dell’utente. Il sistema supporta il controllo vocale in 28 lingue, e il produttore assicura fino a 8 anni di aggiornamenti. VIDAA, introdotto nel 2014, è adottato anche da produttori come Toshiba e Loewe, ma è stato sviluppato da Hisense.
Affinità e divergenze
Il che ci porta a un confronto inevitabile, quello con il proiettore C2 Ultra dell’azienda cinese. I due apparecchi condividono molte caratteristiche: utilizzano una sorgente luminosa a triplo laser RGB con la tecnologia DLP 4K, hanno la stessa luminosità e una copertura completa dello spazio colore BT.2020, supportano gli stessi formati HDR avanzati, offrono le stesse opzioni di connettività. Dimensioni e peso sono simili, posizione dei comandi anche. E, appunto, entrambi adottano il sistema operativo VIDAA. Sono lo stesso prodotto? Non esattamente: sulla base dell’Hisense C2 Ultra, Leica ha installato le sue lenti, com’era successo già per il Cine 1, e non fatichiamo a credere che la differenza si noti, anche se non abbiamo provato i due apparecchi in un confronto diretto. Il marchio Summicron è associato agli obiettivi fotografici di Leica, rinomati per la loro eccezionale qualità ottica: composto da elementi asferici in vetro, garantisce immagini estremamente nitide e dettagliate, riducendo al minimo le aberrazioni cromatiche e offrendo una messa a fuoco uniforme.
Per l’audio, l’Hisense C2 Ultra dispone di un sistema JBL con subwoofer integrato nel supporto girevole, e dovrebbe offrire un suono più ricco e bassi più profondi rispetto al Leica. E poi i giochi: l’Hisense C2 Ultra è poi certificato “Designed for Xbox” e supporta una frequenza di aggiornamento fino a 240 Hz a 2K e 60Hz a 4K, caratteristiche che dovrebbero renderlo particolarmente adatto per i videogiocatori. Curiosamente, il Cine Play 1 supporta la modalità gaming con una latenza migliore (meno di 12 ms a 1080p) ma si ferma a una frequenza di aggiornamento di 120Hz.
Ci piace
- Qualità dell’immagine
- Chiarezza dell’interfaccia
- Design
Non ci piace
- Manca il sintonizzatore tv
- Prezzo elevato
- Alimentatore esterno del tutto incoerente col resto del design
In fine
Il Leica Cine Play 1 porta il miracolo del cinema in casa, ma lo fa in modo discreto, con l’affidabilità e la precisione delle macchine fotografiche dell’azienda tedesca. È un piccolo gioiello e ha un listino adeguato: 3600 euro. Ma è un gadget che, come pochi, scatena il desiderio di possesso, anche in chi non ha mai pensato di acquistare un proiettore.
Fonte : Repubblica