Fecondazione in vitro, una startup prova a semplificarla

Fertilo è nata per offrire una soluzione incentrata sulla paziente, che sia veramente efficace e che renda molto più facile per le persone farsi una famiglia“, afferma Dina Radenkovic, amministratrice delegata e fondatrice di Gameto, che ha testato la tecnologia di Gameto sui propri ovuli (allo scopo di capire quanto potessero maturare attraverso il metodo, e non per rimanere incinta).

Le ovaie producono naturalmente un ovulo maturo al mese fino alla menopausa. In un ciclo di fecondazione in vitro, le pazienti si iniettano dosi elevate di ormoni per 10-14 giorni in modo da stimolare la produzione degli ovuli. Le iniezioni causano sbalzi d’umore, mal di testa, gonfiore e, in rari casi, una condizione dolorosa e potenzialmente grave chiamata sindrome da iperstimolazione ovarica. Negli Stati Uniti, i farmaci per la stimolazione ovarica costano tra i 4.000 e i 7.000 dollari per ciclo, un terzo del costo totale della Fiv (e molte pazienti devono sottoporsi a diversi cicli per ottenere una gravidanza).

La procedura sviluppata da Gameto prevede la somministrazione di una dose iniziale di ormoni per due o tre giorni. Dopodiché si procede con il prelievo di ovuli, che vengono incubati nelle cellule di supporto ovarico per circa 30 ore. L’azienda ha sviluppato un metodo per ottenere queste cellule riproduttive specializzate a partire dalle staminali. “Siamo in grado di utilizzare queste cellule per ricostruire un ovaio al di fuori del corpo“, afferma Christian Kramme, responsabile scientifico di Gameto.

L’obiettivo di Gameto è rendere più facile la vita delle donne che desiderano congelare i propri ovuli e avere figli riducendo sia la quantità di farmaci da assumere che il tempo necessario per il prelievo delle cellule riproduttive. Il metodo ha portato a una nascita in Perù a dicembre, con una seconda donna che dovrebbe partorire tra fine aprile e inizio maggio.

L’aspetto più importante da capire per le pazienti tuttavia è come Fertilo se la cava rispetto alla Fiv standard. La questione non è stata approfondita nello studio di Gameto e fare un confronto diretto è complicato. I tassi di successo della fecondazione in vitro variano molto a seconda dell’età della paziente e della sua riserva ovarica, che esprime il numero e la qualità degli ovuli all’interno delle ovaie. Per le pazienti di età inferiore ai 35 anni il tasso di gravidanze portate a termine con successo può raggiungere il 50%, ma la percentuale diminuisce con l’età. Lo studio di Gameto ha incluso pazienti di età inferiore ai 37 anni con un’elevata riserva ovarica, una scelta che potrebbe spiegare in parte l’alto tasso di successo osservato.

I potenziali vantaggi di Fertilo

David Sable, investitore nel settore delle scienze della vita ed ex endocrinologo riproduttivo, ritiene che la tecnica di Gameto sembra promettente, pur riconoscendo che è difficile trarre conclusioni definitive con un campione di partecipanti così piccolo. “La domanda è: stanno sviluppando una versione migliore di una procedura poco efficace o stanno davvero sviluppando una cosa in grado di competere con la Fiv?“.

Fonte : Wired