AGI – Che rapporto hanno gli uomini col proprio corpo. Poco meno di tre uomini su dieci (28,2%) ha un rapporto negativo e, in linea con questo dato, al 63,1% degli interpellati il proprio aspetto esteriore piace (al 51,4% abbastanza, all’11,7% molto), mentre a un non trascurabile 36,9% non piace (al 29,1% poco, al 7,8% per niente). Il dato emerge dall’indagine Eurispes dal titolo ‘Che cos’è la maschilità oggi?’ che incrocia aspetti individuali e sociali per esplorare come l’immaginario collettivo abbia influenzato la percezione del se’ degli uomini italiani.
Come prevedibile sono i più giovani, tra i 18 e i 24 anni, ad apprezzare il proprio aspetto in percentuale superiore a tutti gli altri (71,1%). Per quanto concerne invece la cura del proprio aspetto esteriore, dall’indagine risulta che riveste importanza per due terzi degli uomini italiani (66,5%). Un intervistato su 3 (33,5%) si esprime in senso opposto.La maggioranza degli uomini italiani ritiene che avere un fisico avvenente e prestante sia un fattore importante per attrarre un/una partner (67,3%).
Al tempo stesso, il campione condivide, nella maggioranza dei casi, l’idea che un uomo seduce di più con la personalità che con l’aspetto fisico: lo pensa il 64,1%. La maggioranza degli uomini (53,8%) crede anche che in un gruppo di persone, avere un fisico “possente” faccia apparire più potenti/dominanti.
Per gli uomini esiste dunque un “doppio” binario: un uomo può affermarsi e conquistare con l’aiuto del proprio aspetto fisico, ma nondimeno, anche con altre caratteristiche, per esempio con la propria personalità. Sono meno della meta’ (45,1%) gli uomini che modificano la propria alimentazione e/o l’attività fisica con l’obiettivo di migliorare il proprio aspetto fisico. Risultano minoritari gli uomini che si dicono influenzati dal proprio aspetto esteriore nella vita sociale, ma esiste evidentemente una sacca di disagio per cui il 37,6% afferma che se non si sente avvenente, non è sicuro di se’ nelle interazioni sociali, mentre il 31,6% non si sente sicuro nelle prestazioni lavorative.
Posti di fronte all’ipotesi di assumere steroidi anabolizzanti per raggiungere la forma fisica ideale, il 18,5% di soggetti si dice favorevole all’idea. Un uomo intervistato su 5 (20,9%) afferma di praticare regolarmente esercizio fisico, uno su 4 lo fa spesso (24,3%), un terzo qualche volta (34,3%); un altro quinto non fa mai esercizio fisico.
Il campione si caratterizza per abitudini eterogenee; tuttavia, meno della metà pratica attività fisica con una certa frequenza e non sono pochi coloro che ammettono di non farlo mai.La cura del viso con prodotti specifici (skin-care, anti-age) riguarda una metà degli uomini (49,1%): il 6,1% la pratica regolarmente, l’11,8% spesso, il 31,2% qualche volta, mentre l’altra meta’ mai (50,9%). Valori simili si registrano per la depilazione (46,7%).
Meno diffusa tra gli uomini la pratica della manicure/pedicure (39,1%). Il 24,8% ricorre alla colorazione dei capelli, mentre il 23,9% si sottopone a lampade abbronzanti. I trattamenti estetici non chirurgici (botox, filler, carbossiterapia, ecc.) sono, per loro stessa natura, non estremamente frequenti; se la netta maggioranza degli uomini riferisce di non avervi mai fatto ricorso (85,9%), non è però trascurabile la quota di chi ammette di averli sperimentati: complessivamente il 14,1%. Un terzo del campione (32,8%) afferma di spendere in media tra 10 e 50 euro al mese per la cura del proprio aspetto (cosmetici, barbiere, depilazione, trattamenti, ecc.), il 26,6% tra i 51 ed i 100 euro, il 22,1% stima la propria spesa media mensile addirittura al di sotto dei 10 euro, il 14,4% tra i 101 ed i 300 euro, il 4% oltre i 300 euro.
Più della metà degli uomini dichiara dunque di spendere non più di 100 euro al mese per la cura del proprio aspetto esteriore (59,4%). Il 15,3% degli uomini ammette di essersi sottoposto alla chirurgia estetica; il 10,6% una volta, il 3,7% due volte, l’1% tre volte o più. La fascia d’età nella quale troviamo più uomini che si sono sottoposti a interventi di chirurgia estetica è quella dei 35-44enni (circa il 20%; 1 su 5).
Gli interventi più frequenti sono la rinoplastica (23,1%), poi il trapianto di capelli (19,9%), la liposuzione (14,7%) ed il lifting (14,7%). Meno diffusi addominoplastica (10,9%), ginecomastia (10,9%), otoplastica (8,3%) e blefaroplastica (7,7%). Il 30,8% degli uomini che sono ricorsi alla chirurgia riferisce, inoltre, di essersi sottoposto ad altri tipi di interventi. L’86,3% degli uomini intervistati afferma di sentirsi sicuro della propria identità sessuale (tra questi, il 54,1% lo è molto), mentre il 13,6% dichiara, invece, di non sentirsi sicuro. Il 71% sostiene di sentirsi a proprio agio con il proprio corpo durante l’intimità (uno su 4 “molto”); il 29% sperimenta il contrario.
La maggioranza si dice soddisfatta della sua vita sessuale attuale (61,1%), mentre il 38,9% non lo è.Sono la maggioranza anche gli uomini che riferiscono di sentirsi a proprio agio nell’identificare e descrivere le emozioni che provano (60,8%), ma un non trascurabile 39,2% sostiene il contrario. Al 28,5% degli uomini capita di sentire ansia o stress legati alle aspettative sessuali. Oltre un uomo su 4 (26,3%) confessa di sentire di dover nascondere o reprimere alcune emozioni per apparire più “forte” o “mascolino”. Una quota minoritaria ma non trascurabile di uomini confessano dunque insoddisfazione, incertezza, difficoltà. Si riscontrano, soprattutto, uomini non appagati dalla propria vita sessuale e soggetti confusi o frenati in relazione alla propria sfera emotiva.
La netta maggioranza degli uomini intervistati afferma che non cambierebbe in modo significativo il proprio corpo, se potesse (79,8%; un quinto invece lo farebbe) e che non prova frustrazione perché non riesce a raggiungere quello che ritiene essere il suo peso ideale (74,2%; uno su 4 25,8% invece la prova).Il 61,8% non nutre il desiderio di essere più muscoloso (ma il 38,2% sì). Quasi la metà del campione fa attenzione alla linea, controllando l’alimentazione (48,4%) o attraverso l’attività fisica (44,6%). Il 41,8%, se potesse, cambierebbe in parte il proprio corpo. Il pensiero dell’invecchiamento del corpo angoscia il 41,7% degli uomini.
Fonte : Agi