Blink-182, Mark Hoppus e il rapporto con Robert Smith dei Cure: “È il mio idolo, sono cresciuto con la sua musica”

Il 28 agosto i Blink-182 partono per un nuovo tour in America, che inizia dal festival Hard Rock Live in Floria e continua fino al 4 ottobre, ultima data a Palm Desret in California. Si chiama Missionary Impossible Tour e segna il ritorno sul palco di Mark Hoppus, Tom DeLonge e Travis Barker, con gli Alkaline Trio come band di apertura. Qualche mese fa, Tom DeLonge aveva scritto in un post sui social: «Ci stiamo annoiando. Possiamo andare in tour solo per il piacere di farlo?».

L’ultimo album One More Time è uscito ornai quasi due anni fa nell’ottobre 2023, i Blink-182 hanno fatto già due tour mondiali (sono passati dall’Italia il 6 ottobre 2023 a Bologna) e hanno anche fatto uscire One More Time Part 2 con otto brani in più, non hanno una nuova uscita da promuovere ma sono tornati insieme e hanno voglia di suonare. Mark Hoppus ha pubblicato anche la sua biografia Farenheit-182 in cui ha spiegato come gli ultimi anni difficili della sua vita, in cui ha combattuto e vinto la battaglia con il cancro, sono stati fondamentali per ritrovare l’amicizia perduta con Tom DeLonge.

Dopo aver scoperto di avere un linfoma, Mark Hoppus è entrato in una profonda crisi, ma dopo anni in cui si paravano solo tramite avvocati, Tom DeLonge è tornato e gli è stato sempre vicino («Ogni giorno mi scriveva qualcosa di divertente o mi mandava una nostra vecchia foto, oppure una foto di lui nudo» ha detto) e lo ha aiutato a tornare in studio e sul palco.

La biografia Farenheit-182 è piena di aneddoti bizzarri, tra cui l’incontro con uno degli idoli assoluti di Mark Hoppus, Robert Smith dei Cure.

«Sono cresciuto ascoltando la sua musica, mi ha cambiato la vita. Al liceo mi vestivo come lui e mi mettevo il rossetto alle feste e dopo aver preso in prestito la cassetta di Kiss Me Kiss Me Kiss Me ero totalmente fissato con Just Like Heaven» ha detto, ricordando anche la collaborazione con Robert Smith nel brano All of This del 2003, ispirato a The Love Cats dei Cure.  

«Quando ci siamo messi in contatto con lui non pensavamo che avrebbe neanche risposto». Robert Smith invece gli scrive: «Nessuno sa che canzoni scriverete in futuro, e nessuno conosce davvero il potenziale di una band. Mi piace la musica che mi avete mandato» e registra una parte vocale. Un anno dopo, Robert Smith sale addirittura sul palco della Wembley Arena di Londra durante una data dei Blink-182 per cantare il pezzo con loro: «E poi nel backstage, ha cercato di baciarmi» ha rivelato Mark Hoppus, «Ci stavamo divertendo e bevendo, era un gran bel party. Ci siamo rivisti altre volte dopo e non ne abbiamo più parlato, ma ogni tanto penso che avrei dovuto baciarlo. Perché no? Potevo dire di aver baciato il mio idolo». 

Fonte : Virgin Radio