Denza porta alla Design Week la sua idea di innovazione

Denza, nuovo marchio premium del gruppo BYD, ha scelto la cornice della Brera Design Week per fare il suo debutto europeo, portando a Milano non solo una gamma di veicoli tecnologicamente avanzati come la Z9GT e la D9, ma anche una visione ambiziosa: trasformare l’automobile in uno spazio esperienziale, capace di fondere eleganza e intelligenza integrata. Il concept scelto – Technology Drives Elegance – racconta già molto: l’auto non come semplice mezzo, ma luogo connesso, plasmato dal design e dalla tecnologia. E proprio questo è stato il punto di partenza di un talk che ha riunito sul palco il designer Yves Béhar, il direttore di Wired Italia Luca Zorloni, e Ai Fengjie, voce di BYD per il settore innovazione, moderati dalla giornalista Monica Maggioni.

Oltre l’automotive: un dialogo sulla tecnologia che ci somiglia

“La tecnologia è uno strumento, e sta al designer capire come integrarla nella vita di tutti i giorni”, ha detto Yves Béhar, fondatore di Fuseproject. È da qui che si sviluppa una riflessione che va ben oltre l’automotive: come rendere la tecnologia non solo funzionale, ma anche desiderabile, accessibile, e soprattutto comunicabile? A raccogliere il testimone è stato Luca Zorloni, direttore di Wired Italia, che ha spostato l’attenzione sul tema della fiducia. “Abbiamo bisogno di fiducia, soprattutto quando non capiamo cosa c’è davvero dietro gli strumenti che usiamo. È il caso dell’AI, ad esempio. Le persone devono far parte del processo: conoscerlo, comprenderlo. E il giornalismo ha il compito di guidare questa consapevolezza”.

La voce di BYD, rappresentata da Ai Fengjie, ha sottolineato il ritmo costante della trasformazione tecnologica. “Le aziende non possono fermarsi. L’impegno nella ricerca dev’essere continuo”. E nel caso di DENZA, questo si traduce in una progettazione che parte da piattaforme proprietarie (come l’e³ Platform), in grado di offrire funzionalità fino a ieri impensabili: dal crab-walking per muoversi in spazi ristretti, alla guida dinamica adattiva basata su tre motori indipendenti. Questa trasformazione però non può essere solo tecnica. “La nostra società si basa sulla connessione, e anche le auto sono strumenti di connessione – ha detto Béhar –. Tra vent’anni non guideremo veicoli solo esteticamente diversi, ma vivremo esperienze diverse: sarà una rivoluzione sensoriale, relazionale, persino architettonica”.

Una visione morbida: la seta come modello

Nel DNA di Denza c’è un’idea di eleganza quasi poetica. Una concezione che nasce da un’ispirazione antica – la seta – e si traduce in un design pensato per essere percepito prima ancora che capito. Lo ha raccontato anche Stella Li, Vicepresidente Esecutiva di BYD, a margine del talk: “Il design della Z9GT è ispirato al movimento della seta. Un materiale nobile, da sempre simbolo di eleganza, che però deve essere anche funzionale. Per noi, eleganza vuol dire anche praticità, soprattutto nella vita quotidiana”.

Li ha spiegato come la tecnologia non debba solo stupire, ma risolvere problemi reali: dal parcheggio in spazi stretti grazie all’intelligenza artificiale, fino all’apertura delle porte con sei modalità diverse – anche con la voce o il movimento del piede. “Sono piccoli dettagli che cambiano davvero l’esperienza – ha detto sorridendo –. Potersi muovere in modo elegante e semplice è importante”.

La filosofia di Denza si estende anche alla sostenibilità, che Stella Li ha definito “un motore di cambiamento fondamentale” nel settore della mobilità. Dai materiali naturali utilizzati negli interni – come il bambù – alle innovazioni nei powertrain elettrici e ibridi, l’obiettivo è offrire un lusso che sia al tempo stesso consapevole. “L’eleganza non è solo estetica: è anche silenzio, rispetto, armonia. È una nuova forma di libertà creativa, per chi progetta e per chi guida”.

Fonte : Wired