Francesco D’Alessio non sgomita, si infila. Non sbraita, lavora. Non alza la voce, alza il ritmo. Romano e romanista, classe 2003, D’Alessio non è uno da copertina, ma da campo. È arrivato al Cittadella in punta di piedi e si è ritagliato il suo spazio. Da passista, se fossimo nel ciclismo, di quelli che parlano col pressing, si fanno notare coi tagli in diagonale e si fanno voler bene facendo il lavoro sporco. Ora, però, è tempo di Ferraris. E il “soldatino” granata – come lo chiamano i compagni – scalpita per il suo primo Marassi. C’è la Samp rinnovata dei grandi cuori blucerchiati mister Evani, il vice Attilio Lombardo, il ds Mancini, figlio di Roberto, e poi l’ex regista Giovanni Invernizzi. Tanta storia, vero, ma soldatì è pronto a battagliare. «Sarà la prima volta al Ferraris, uno stadio calpestato da tanti campioni. Immagino un ambiente caldo, anche un po’ pesante. Ma ci caricherà, ne sono certo». Il Cittadella sabato alle 17:15 affronta la Sampdoria, nobile decaduta in piena bagarre salvezza. «Noi ci arriviamo bene – racconta D’Alessio – la settimana sta filando liscia, ci stiamo lasciando alle spalle il periodo nero degli infortuni». «Serve concretezza, ma il…
Fonte : Today