ChatGPT, come creare la tua action figure personalizzata

Quello che non vi hanno detto, della febbre da action figure personalizzate sfornate da ChatGPT e che stanno invadendo i social dopo la fiammata Studio Ghibli, è che non è tutto così semplice come pare. Nel senso che per ottenere una buona immagine che riproduce le nostre fattezze nel piccolo corpo di uno di quei giocattoli tanto di moda fra anni ’70, ’80 e ’90 – con tanto, appunto, di confezione da espositore – ci vogliono diversi tentativi. Stanno girando diversi prompt di partenza che consentono di ottenere da subito, è vero, una buona approssimazione. E vi forniamo, qui sotto, anche il nostro. Ma ChatGPT – bisogna selezionare il modello GPT-4o per l’operazione – perde ad esempio moltissimi dettagli del viso anche dopo aver fornito numerosi ritratti. Per questo le condivisioni che si vedono in giro sono più divertenti, quasi caricature, che realistiche. E l’ostacolo principale sta soprattutto nel numero di tentativi a disposizione: chi non sia abbonato almeno al piano Plus proposto da OpenAI22,90 euro al mese – si ritrova di fronte a un’esperienza frustrante dopo appena tre richieste. Che costringono appunto ad abbonarsi per poter procedere senza intoppi. O ad aspettare il giorno seguente. E in ogni caso, sia per questa nuova mania che sta infiammando le GPU dei server che per altre ragioni, il servizio di generazioni delle immagini viene di frequente sospeso da OpenAI.

Quanti tentativi sono serviti

Nel nostro caso, per ottenere un risultato più che soddisfacente, abbiamo impiegato almeno una dozzina di tentativi in una continua richiesta (quasi una trattativa) di rifinire alcuni particolari, sistemare gli oggetti presenti di lato nella confezione (che ogni tanto eccedono nelle dimensioni e nelle forme, per esempio nel caso delle bacchette per la batteria), non tagliare i piedi della statuetta, sistemare le proporzioni di naso e orecchie – i dettagli sono ancora un osso durissimo per le intelligenze artificiali generative – e altri aspetti di questo genere. Alla fine, stante una corporatura comunque più tozza (ma la prendiamo per buona, licenza giocattolosa) e un ghigno un po’ troppo incattivito, ci siamo comunque riusciti.

L’occorrente prima di procedere

In ogni caso, prima di fornirvi il prompt di partenza, ricordate che occorre avere a disposizione una foto a figura intera. I ritratti serviranno solo dopo. Se li si carica da subito, il prompt dovrà allora contenere la descrizione di come si voglia che venga fuori la parte non visibile. Così come eventuali modifiche da apportare all’espressione del viso, che tuttavia non sempre vengono ben implementate. Se invece ci si vuole divertire con un personaggio famoso, basta fornire il nome perché il sistema è in grado di recuperare dal web i riferimenti senza problemi. Fate attenzione perché se caricate immagini a figura intera nei prompt successivi, l’abbigliamento degli scatti potrebbe finire per sostituire o mescolarsi, talvolta in modo perfino curioso, a quanto già ottenuto in precedenza. O infastidire gli oggetti “inclusi nella confezione”.

Nel nostro caso il prompt di partenza è stato il seguente, liberamente utilizzabile e modificabile per ottenere il proprio. Ma, appunto, si tratta di un’istruzione iniziale al quale sono seguiti almeno dieci ritocchi, in gran parte come detto relativi al viso e agli accessori collocati di lato.

Prompt per generazione immagine (action figure personalizzata):

Crea una confezione da collezione per action figure di alta qualità, in stile realistico e ispirata ai giocattoli da collezione vintage. Lo sfondo della confezione è rosso brillante, con in alto la scritta:

SIMONE COSIMI (in lettere bianche, maiuscole, in stile giornalistico)

Sotto, in caratteri più piccoli:Un uomo per tutte le stagioni

In alto a destra della confezione inserisci una piccola illustrazione di una macchina da scrivere vintage.

Action figure:

  • In posizione eretta al centro della confezione.
  • Abbigliamento: giacca verde militare, t-shirt bianca, pantaloni neri senza loghi, scarpe basse Dr. Martens nere.

Il volto deve essere fotorealistico, fedele alle foto fornite, con occhiali, barba e un’espressione seria ma naturale.

Scomparti laterali (a destra):

  • In alto: un iPhone moderno, lato schermo con app visibili.
  • Al centro: un biberon pieno di latte e una coppia di bacchette da batteria, nello stesso scomparto.
  • In basso: una sciarpa dell’AS Roma, arrotolata, con stemma e colori giallorossi ben visibili.

Non saranno i G.I. Joe della Hasbro deli anni ’60, pionieri del genere, né i prodotti in commercio nel periodo d’oro, frA anni ’70 e ’80 grazie ai franchise televisivi e cinematografici come Star Wars, l’indimenticabile Masters of the Universe (He-Man), Transformers, G.I. Joe (in versione rinnovata), Thundercats né le più recenti creature DC Comics e Marvel, ma le immagini prodotte da ChatGPT sono comunque interessanti e regalano un piccolo cortocircuito nostalgico soprattutto in chi, in quegli anni, era un bambino. E non avrebbe mai pensato di ritrovarsi – anche se solo in foto – dentro la scatola di una action figure.

Fonte : Repubblica