AGI – “Un quarantenne detenuto in attesa di giudizio lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Spallanzani, per una meningite contratta dentro il carcere di Regina Coeli. L’episodio evidenzia una volta di più le gravi carenze dei servizi sanitari negli istituti penali che, aggravate dal sovraffollamento e dalla riduzione del ricorso alle pene alternative, mettono a rischio sia la salute delle persone ristrette che quella del personale interno. Nel caso specifico c’è anche la concreta possibilità di contagio di altre persone detenute, vista la presenza dentro l’Istituto di un’infezione potenzialmente letale. È fondamentale che le autorità competenti intervengano con urgenza per bloccare sul nascere la diffusione dei fattori batterici o virali e, più in generale, per assicurare condizioni igienico-sanitarie adeguate all’interno delle carceri, al fine di prevenire ulteriori situazioni critiche. Nell’esprimere la nostra vicinanza alla persona detenuta e ai familiari, auspichiamo un pronto miglioramento delle sue condizioni di salute”. Lo dichiara Andrea Catarci, Responsabile Ufficio di scopo Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale.
Fonte : Agi