Xpeng progetta auto e lo fa affidandosi all’AI presentando due modelli destinati a cambiare il concetto stesso di trasporto: performance da Mission Impossible, autonomia e design da sogno. Un viaggio tra futuro e presente, sospeso tra cielo e asfalto che in Italia trova il suo palcoscenico ideale per il debutto con l’evento alla Milano Design Week con “#FUTUREMOBILITY“, una mostra esclusiva presso l’ADI Design Museum dedicata all’innovazione nella mobilità. Al centro dell’esposizione, non potevano che esserci i due avveniristici modelli del brand cinese (e qualche domanda alla fine ce la dobbiamo fare).
Xpeng P7+: l’auto elettrica che fa tremare Tesla
La nuova Xpeng P7+ è una berlina premium elettrica rivale della Tesla Model S, con la quale condivide ambizioni e tecnologia. Ma la P7+ si distingue per eleganza orientale, interni da jet privato, e un sistema di guida autonoma tra i più avanzati al mondo. Monta un powertrain con doppio motore elettrico capace di sprigionare 430 CV, e scatta da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Ma quello che stupisce davvero è l’autonomia: oltre 700 km con una sola carica, grazie alla nuova batteria LFP (Litio-Ferro-Fosfato) e a un’aerodinamica perfetta.
Gli interni sono minimalisti e lussuosi, con uno schermo panoramico da 15 pollici, sedili riscaldati e ventilati, e comandi vocali evoluti. L’interfaccia Xmart OS 4.0 è intuitiva, veloce, e controlla tutto: dalla musica al climatizzatore, fino al livello di carica della batteria.
La vera novità? Secondo i costruttori, è la prima vettura al mondo interamente definita dall’intelligenza artificiale. Un sistema evoluto che apprende, assiste, anticipa il guidatore e i passeggeri.
Xpeng AeroHT X2: il drone a due posti
L’Xpeng X2 è un VTOL (Vertical Take-Off and Landing) a due posti, completamente elettrico, dotato di otto eliche distribuite su quattro bracci pieghevoli, e con un’autonomia di volo di circa 35 minuti a una velocità massima di 130 km/h. Il suo scopo? Offrire mobilità urbana aerea per brevi tragitti: un taxi volante per attraversare la città o atterrare direttamente sul tetto di un edificio.
Fonte : Wired