Non poteva mancare un passaggio sull’ecologia nel discorso di re Carlo III alle Camere riunite, in occasione della visita a Roma in compagnia della regina Camilla. “Proprio come siamo uniti nella difesa dei nostri valori, lo siamo anche nella difesa del nostro pianeta”, ha detto il sovrano britannico. “Dalla siccità in Sicilia alle alluvioni nel Somerset, entrambi i nostri Paesi stanno già subendo gli effetti sempre più dannosi dei cambiamenti climatici”, ha sottolineato re Carlo. “L’ultima volta che ho parlato in questa sede parlamentare fu per una riunione speciale dedicata ai cambiamenti climatici. Fatico a credere che siano passati 16 anni. Quindi spero che mi perdonerete se dico che i moniti che lanciai allora sull’urgenza della sfida climatica sono tristemente confermati dagli eventi”. “Le tempeste estreme che normalmente si verificavano una volta ogni generazione ora si registrano ogni anno. Moltissime specie vegetali e animali preziose rischiano di estinguersi nel corso della nostra vita”, ha ricordato ancora il re, ribadendo che “la posta in gioco è altissima”
L’impegno in difesa delle fattorie
Non è certo una novità che Carlo ponga al centro dell’attenzione tematiche ambientali, avendo fatto della salvaguardia dell’ecosistema una delle sue principali battaglie, ancor prima di raccogliere il testimone dalla madre Elisabetta. Già suo padre, il principe Filippo, aveva introdotto all’interno della famiglia reale britannica l’interesse per i temi ambientali, ma Carlo ne ha fatto un impegno concreto, in particolare nella difesa della campagna e del paesaggio inglese. Sulla scorta di questa battaglia, una casa acquistata in Scozia si è trasformata in una scuola ambientalista dove i bambini imparano a conoscere il suolo, mentre in un’altra sua tenuta è stata avviata sin dal 1985 una fattoria biologica. Se le piccole fattorie scomparissero, secondo il re, “si spezzerebbe la spina dorsale delle comunità rurali della Gran Bretagna, strappando il cuore alla nostra campagna”.
Le contraddizioni messe in luce dagli ambientalisti
Ad avvalorare ancor più il suo impegno, Carlo ha fatto modificare il motore delle sue Bentley perché possano funzionare con biocarburanti e ha cambiato il riscaldamento di Birkhall con caldaie a biomassa, utilizzando trucioli di legno abbattuti nella foresta della tenuta. Inoltre si è imposto una dieta alimentare con un uso limitato di carne. Invitato alla Cop26, la conferenza Onu sul clima di Glasgow, Carlo ha sostenuto senza mezzi termini che “dobbiamo metterci sul piede di guerra”, per affrontare il rapido riscaldamento del pianeta. Eppure, sebbene si sia fatto fotografare mentre gira in bicicletta per le sue terre e abbraccia gli alberi, il movimento ambientalista non gli perdona di non rinunciare al jet privato, né ad alcuna delle comodità che hanno un impatto notevole sul clima. La dedizione del re alle cause ambientali, d’altra parte, non gli ha impedito di rinnovare, solo qualche mese fa la flotta dei suoi elicotteri, con due nuovi modelli in sostituzione dei precedenti, vecchi di 15 anni.
Fonte : Sky Tg24