L’alcol è la terza causa prevenibile di cancro negli Stati Uniti dopo il fumo e l’obesità, contribuendo ogni anno a 100mila casi di tumore e 20mila decessi correlati. Un problema che non riguarda solo gli Usa ma anche l’Europa, dove l’incidenza delle malattie riconducibili all’alcol risulta doppia rispetto alla media mondiale (sono circa 800mila i morti ogni anno). Questo perché il continente europeo è quello che fa registrare il maggior consumo di alcol al mondo (gli europei ne consumano in media circa 9,24 litri all’anno). Numerosi studi hanno infatti dimostrato che anche piccole quantità di alcol – meno di un drink al giorno – aumentano il rischio di almeno sette tipi di tumori, tra cui il tumori del seno, del colon-retto, dell’esofago, del fegato, della cavità orale, della faringe e della laringe, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica consumata.
Nonostante ciò, la gran parte delle persone non ne è consapevole. Ed è per questo che l’OMS ha chiesto ai Paesi UE di introdurre un’etichetta da apporre sulle bevande alcoliche che avverte i consumatori sul rischio di cancro connessi al consumo di alcol. Un avvertimento simile a quello che compare sui pacchetti di sigarette che mostrano la scritta “nuoce gravemente alla salute”. Tuttavia, sino ad ora solo 4 Stati membri dell’Ue hanno introdotto l’etichetta (Francia, Germania, Irlanda e Lituania), ai quali si aggiungerà dal 22 maggio anche l’Irlanda.
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Come l’alcol danneggia l’organismo
“L’alcol, che sia consumato regolarmente o solo in occasioni speciali, ha un impatto negativo sul corpo. Può danneggiare il cervello, il cuore, i polmoni, i muscoli, il sistema gastrointestinale e immunitario, fino ad aumentare il rischio di cancro”, spiega Pranoti Mandrekar, professore presso la Facoltà di Medicina dell’UMass Chan (in Massachusetts) che sta lavorando per scoprire alcuni dei meccanismi alla base dell’aumento del rischio di cancro correlato all’alcol. “L’alcol – continua Mandrekar – può portare alla formazione di tumori danneggiando il DNA, causando mutazioni che interrompono la normale divisione e crescita cellulare”.
l legame tra l’etanolo nelle bevande alcoliche e cancro è noto e accertato da tempo. L’AIRC lo ha infatti classificato nel 1988 come agente cancerogeno di tipo 1, rientrando tra quelle sostanze per cui esistono sufficienti prove scientifiche della loro capacità di causare tumori, sebbene la gravità dei danni all’organismo da cui può originare un tumore dipendano molto dalla quantità di etanolo assunto e dall’esposizione ad altri fattori di rischio.
I 4 meccanismi con cui l’alcol provoca il cancro
Un rapporto del 2025 (“Alcohol and Cancer Risk”) del Surgeon General statunitense (massimo funzionario federale in questioni di salute pubblica), a cui ha collaborato Pranoti Mandrekar, ha identificato 4 meccanismi con cui l’alcol può provocare il cancro: il metabolismo dell’etanolo, lo stress ossidativo, l’alterazioni dei livelli ormonali e l’interazione con altri agenti cancerogeni come il fumo.
Il metabolismo dell’alcol
Una volta ingerito, l’etanolo viene assorbito a livello dello stomaco e dell’intestino tenue. Il 90-95 per cento della quantità assunta viene poi metabolizzata nel fegato, dove viene trasformata (ossidata) in acetaldeide ad opera dell’enzima alcol deidrogenasi (ADH). L’acetaldeide èuna sostanza chimica classificata come cancerogena. I ricercatori hanno scoperto che alcune mutazioni genetiche possono indurre l’organismo a scomporre l’alcol più velocemente con il conseguente aumento dei livelli di acetaldeide, e quindi del rischio di sviluppare un cancro.
Lo stress ossidativo
Esistono prove concrete che l’alcol possa indurre l’organismo a rilasciare molecole nocive chiamate radicali liberi. Queste molecole possono danneggiare il DNA, le proteine e i lipidi nelle cellule, in un processo chiamato “stress ossidativo”. “Il mio team – ha affermato Mandrekar – ha scoperto che i radicali liberi formati dal consumo di alcol possono influenzare direttamente il modo in cui le cellule producono e scompongono le proteine, dando origine a proteine anomale che favoriscono l’infiammazione, la quale favorisce la formazione di tumori”.
L’influenza dei livelli ormonali
L’alcol può anche influenzare direttamente i livelli ormonali in modi che aumentano il rischio di cancro. Ad esempio, gli estrogeni possono aumentare il rischio di cancro al seno. Un consumo moderato di alcol può sia aumentare i livelli di estrogeni che indurre a bere ulteriormente. I ricercatori hanno dimostrato in particolare che l’alcol amplifica ail rischio di cancro al seno riducendo i livelli di vitamina A, un composto che regola gli estrogeni.
L’assorbimento di altre sostanze cancerogene
Chi beve e fuma ha un rischio maggiore di sviluppare tumori alla bocca, alla faringe e alla laringe. Questo perchè l’alcol facilita l’assorbimento da parte dell’organismo delle sostanze cancerogene presenti nelle sigarette normali e in quelle elettroniche. Tuttavia, anche il fumo da solo può causare infiammazioni e indurre la produzione di radicali liberi che danneggiano il DNA.
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Esiste una quantità di alcol sicura?
“Nell’assunzione di alcol – spiega a Today.it il gastroenterologo oncologo Renato Cannizzaro – non esiste rischio pari a zero, e qualsiasi modalità di consumo comporta un rischio, tanto più elevato quanto maggiore è la quantità di alcol consumata. Anche il consumo episodico, ovvero l’assunzione eccessiva di alcol in una singola occasione (binge drinking) comporta un sostanziale incremento del rischio per la salute, anche quando non si accompagna ad un consumo abituale elevato. Solo non bere alcolici azzera il rischio. Anche se ci sono livelli e modalità di consumo, che comportano rischi per la salute modesti, tali da poter essere considerati accettabili”. A tal proposito le nuove indicazioni italiane definiscono a basso rischio un consumo di: 2 unità alcoliche (UA) al giorno per gli uomini, 1 unità alcolica (12 gr di etanolo) al giorno per le donne, 1 unità alcolica al giorno per le persone con più di 65 anni, zero unità di alcol sotto i 18 anni.
“Il consumo di alcol – sottolinea Mandrekar – è una causa di cancro altamente prevenibile. Tuttavia, attualmente non esiste un modo per determinare il rischio individuale di cancro legato all’alcol. Il background genetico, lo stile di vita, la dieta e altri fattori di salute di ogni individuo possono influenzare gli effetti dell’alcol sulla formazione dei tumori. Pertanto, riconsiderare le proprie abitudini legate al consumo di alcol può aiutare a proteggere la salute e a ridurre il rischio di cancro”.
Fonte : Today