La Corte Costituzionale blocca la candidatura di De Luca per il terzo mandato

Sogno sfumato per Vincenzo De Luca, che ambiva a un terzo mandato consecutivo come presidente della Regione Campania. A mandar in frantumi le sue aspirazioni è stata la Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che avrebbe permesso una nuova candidatura, ritenendo che violi l’articolo 122 della Costituzione. La decisione riguarda anche altre Regioni ordinarie, chiudendo di fatto anche alla possibilità di un terzo mandato per il presidente del Veneto Luca Zaia.

Il ricorso del governo Meloni è quindi fondato: la Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge regionale della Campania che puntava ad aggirare il divieto del terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione. La norma, approvata lo scorso novembre (legge regionale 16/2024), era stata voluta dal governatore De Luca per potersi ricandidare alle prossime elezioni. Dopo oltre due ore di udienza, la Consulta ha bocciato quella che ha definito una norma “fragile”, confermando l’incompatibilità con l’articolo 122 della Costituzione. La decisione chiude definitivamente la strada a un nuovo mandato per il presidente campano e ribadisce la validità del limite previsto dalla legge statale.

Sentenza Corte Costituzionale sul terzo mandato

La Consulta ha ribadito che il limite ai due mandati consecutivi è già in vigore a livello nazionale con la legge n. 165 del 2004, senza necessità di recepimento da parte delle Regioni. Secondo gli avvocati dello Stato, il principio garantisce un “fisiologico ricambio” della leadership politica e pone un freno al prolungarsi del potere. Di parere opposto i legali della Regione Campania, secondo cui il divieto del terzo mandato dovrebbe rientrare nella potestà statutaria regionale, legata alla forma di governo. Ma la Corte ha confermato la prevalenza della normativa statale in materia elettorale. 

De Luca: “Straordinaria performance giuridica dell’alta Corte”

Il presidente della regione Campania non ha digerito la sentenza della Corte Costituzionale. In un comunicato, il governatore De Luca ha parlato di una “straordinaria performance giuridica dell’alta Corte” e ha definito “strampalata” la tesi accolta dalla Consulta, che avrebbe “inorridito autorevoli costituzionalisti”. “Una buona notizia”, ha proseguito ironicamente De Luca, “è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini”, riferendosi alla necessità di cancellare, secondo lui, in tutte le sedi giudiziarie la scritta “la legge è uguale per tutti”.

“Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale”. Con queste parole Antonio Misiani, commissario del Pd in Campania, commenta la decisione dei giudici, annunciando l’intenzione di avviare “una pagina nuova” in vista delle prossime elezioni regionali. Il commissario regionale ricorda il lavoro svolto in questi dieci anni di governo, definendolo una base solida per il futuro. L’obiettivo è coinvolgere anche chi ha guidato la Regione in passato, in uno sforzo comune per la prossima legislatura. “Il nostro obiettivo è la costruzione di una coalizione progressista che unisca tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra, sul modello dell’alleanza che nel 2021 ha portato alla vittoria a Napoli e sulla base della condivisione di un programma di governo per la Campania”, ha rilanciato Misiani.

Fonte : Today