Burocrazia e intelligenza artificiale, l’Ue annuncia tagli alle regole

Investimenti previsti e reazioni del settore

Sul fronte degli investimenti, la Commissione ha lanciato l’InvestAI facility, fondo da 20 miliardi di euro destinato alla creazione di 5 gigafactory dedicate all’intelligenza artificiale. Le gigafactory, che nasceranno attraverso collaborazioni pubblico-private, rappresenteranno il cuore tecnologico del piano europeo. Oggi è stato pubblicato un bando per raccogliere manifestazioni d’interesse da stati membri e investitori privati. Le nuove strutture si integreranno con le 13 AI Factory già operative in Europa, alcuni di questi centri di calcolo saranno visitati personalmente dalla commissaria nei prossimi mesi, con tappe previste in Lussemburgo, Germania e Italia

Il piano affronta anche la sfida dei dati, essenziale per lo sviluppo di modelli di IA competitivi. La Commissione creerà “Data labs” all’interno delle AI factory esistenti per facilitare la condivisione di dataset di alta qualità. L’obiettivo è superare la frammentazione che oggi penalizza le aziende europee rispetto a quelle americane e cinesi, che possono accedere a quantità di dati molto più ampie. Parallelamente, Bruxelles punta a triplicare la capacità dei data center europei nei prossimi 5-7 anni, riducendo così la dipendenza da fornitori extra-UE come Amazon, Google e Microsoft, considerata una vulnerabilità strategica per l’autonomia tecnologica del continente.

Il cambio di rotta europeo sull’intelligenza artificiale sta portando frutti anche sul fronte delle relazioni con le Big Tech americane, nonostante la spada di Damocle dei dazi trumpiani. Da mesi, comunque, si percepisce un progressivo disgelo tra Bruxelles e i giganti tecnologici, rispetto al clima di tensione creato dall’approccio precedente più orientato alla regolamentazione. OpenAI, l’azienda americana creatrice di ChatGpt, ha presentato lunedì un “progetto economico per l’Ue” che include un fondo da 1 miliardo di euro per progetti pilota in Europa. La proposta comprende anche l’aumento della potenza di calcolo europea del 300% entro il 2030 e la formazione di 100 milioni di cittadini nelle competenze di AI. Il vicepresidente per gli Affari Globali di OpenAI, Chris Lehane, presente oggi a Bruxelles, ha accolto positivamente il piano per la semplificazione normativa proposta dalla Commissione.

Fonte : Wired