The Bondsman su Prime Video, la recensione della serie con Kevin Bacon

A sessantasei anni suonati Kevin Bacon ammazza ancora mostruosità come non ci fosse un domani: è la buona notizia, non la sola, di The Bondsman, la serie comedy-horror su Prime Video che coniuga sangue e umorismo, kitsch e presenze demoniache, divertimento e una certa soddisfazione visiva. Con un occhio, anche due, agli anni Novanta.

In effetti Hub Halloran, il protagonista della miniserie (otto episodi, mezzoretta di durata ognuno, grande ritmo e nessun rischio di annoiarsi) un domani non ce l’ha. Viene sgozzato pronti-via, alla prima scena. Il fatto è che non muore, e resta sul pianeta con tanto di sbrego sulla gola: qualcuno al piano di sotto, ovvero l’inferno, ha deciso di avvalersi delle sue skills da vivente, quelle da cacciatore di taglie, per ricacciare tra le fiamme eterne qualche demone in fuga e in vacanza sulla Terra.

È on fire anche Kevin Bacon, decisamente sul suo terreno di caccia: compiaciuto, in grande forma e in bello stile, ammiccante a una personalissima tradizione. Sgualcito, inzaccherato e sempre pienamente dentro se stesso, interprete autoironico dell’icona che da Tremors in poi Hollywood gli ha disegnato addosso. L’attore è anche produttore esecutivo della serie, ha lavorato alle musiche originali, si è persino messo alla chitarra: se non è un one-man show certamente gli somiglia, pur sul non trascurabile sfondo di personaggi secondari ben scritti e ancor meglio messi in scena.

Vizi e umorismo, l’horror di The Bondsman

Hub Halloran è un uomo non proprio perfetto, il fumo non è il solo vizio che l’ha mandato all’inferno, ed è un antieroe che in quanto tale ha un’ambivalenza che non può non conquistare. Dopo la fine del suo matrimonio dorme nel garage dell’arzilla e combattiva mamma, ha un’altrettanto vivace ex moglie con ambizioni da folksinger e crocerossina, un figlio sempre più distante emotivamente, e insomma la vita sembra scappargli da tutte le parti, come il fumo di sigaretta quando prova a tirare appena dopo che è diventato (non)morto, e in gola ha un sanguinolento sfiatatoio aperto. Tutto adorabile.

Valerie Terranova/Getty Images

Fonte : Wired