Cresco8, inaugurato a Napoli il supercomputer per la transizione energetica e digitale

Combinare la potenza di calcolo necessaria per accelerare le attività di ricerca dei supercomputer con l’esigenza di contenere i consumi energetici. È una delle principali sfide che produttori e centri di ricerca devono superare per avviare progetti per analizzare dati e aprire nuove prospettive in settori strategici come l’energia da fusione, i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale e i nuovi materiali. Un esempio di soluzione che si muove su questo doppio binario è Cresco8, nuovo supercalcolatore di Enea inaugurato oggi presso il Centro Ricerche dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile di Portici (Napoli).

Finanziato con i fondi del PNRR, Cresco8 avrà un ruolo di primo piano per la ricerca italiana dedita alla fusione nucleare. In particolare offrirà un contributo al progetto Divertor Tokamak Test Facility Upgrade per migliorare l’affidabilità dei sistemi dell’impianto DTT per l’energia da fusione, in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma). Nel dettaglio l’elaboratore consentirà di sviluppare modelli avanzati e simulazioni per il comportamento del plasma utilizzato nella reazione di fusione nucleare.

Ospitato in un ambiente dedicato, che si estende per circa 150 metri quadrati ed è stato progettato per massimizzarne l’efficienza, il supercomputer ha una capacità di calcolo di oltre 9 petaflops (che equivalgono a novemila trilioni di calcoli al secondo) e rappresenta un significativo passo in avanti rispetto al precedente sistema composto da Cresco6 e Cresco7, che non andava oltre i 2 petaflops. Insieme alla potenza di calcolo, l’innovazione più rilevante dell’ultima versione del Centro Computazionale di Ricerca sui Sistemi Complessi (da qui la sigla Cresco) sta nel miglioramento dell’efficienza energetica.

La tecnologia di raffreddamento ad acqua Lenovo Neptune è, infatti, in grado di catturare fino al 98% del calore prodotto dal sistema di calcolo, permettendo di ridurre fino al 40% dell’energia usata per refrigerare il sistema. Il merito è della partnership tra Intel e la multinazionale leader del mercato PC, perché Cresco8 è un sistema Lenovo ThinkSystem SD650 Neptune composto da 758 nodi con 2 CPU Intel Xeon Platinum 8592, accoppiata che garantisce quelle prestazioni che permetteranno all’elaboratore di entrare nella prossima classifica TOP500 dei più grandi e veloci supercomputer al mondo (la graduatoria sarà ufficializzata alla conferenza ISC di Amburgo in programma il prossimo giugno).

Aumentare la potenza di calcolo e ridurre i consumi energetici è una sfida cruciale e complessa per il nostro settore. La nuova infrastruttura mette insieme potenza e tecnologie per affrontare carichi di lavoro estremamente articolati che spaziano dalle simulazioni numeriche avanzate al trattamento dei big data e dell’intelligenza artificiale”, ha spiegato Giovanni Ponti, responsabile della Divisione Enea Sviluppo di sistemi per l’informatica e ICT del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili. Un altro aspetto prioritario è stato invece evidenziato da Giorgio Graditi, direttore generale della stessa agenzia: “Con Cresco8 si conferma il nostro posizionamento in termini di risorse di calcolo a supporto della comunità scientifica nazionale e internazionale”. Il dettaglio è importante poiché università, enti di ricerca e imprese potranno accedere al supercomputer per condurre progetti che necessitano di risorse avanzate High Performance Computing (HPC).

Fonte : Wired