Riconfermato alla guida del suo partito, Matteo Salvini sogna di tornare al Viminale, presieduto oggi dal suo ex capo di gabinetto, Matteo Piantedosi. La Lega ha chiesto a gran voce il ministero dell’Interno per il suo segretario che ha fatto sapere di “essere a disposizione”. Ma che cosa cambierebbe con Salvini al posto di Piantedosi?
“Innanzitutto ripristineremmo in toto i decreti Sicurezza” spiega a Today.it Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali. “In gran parte sono stati già reintrodotti – continua Iezzi – Tant’è vero che il numero degli immigrati irregolari presenti nel nostro Paese sta diminuendo, proprio perché nella prima fase in cui eravamo arrivati c’era ancora una vecchia legislazione che piano piano abbiamo cambiato” argomenta il deputato che segue da vicino il dossier migranti.
“Sicurezza urbana e lotta al radicalismo islamico”
Secondo Iezzi con il ritorno di Salvini al Viminale ci sarebbero nuove misure “sulla sicurezza urbana”, anche se molte norme “sono state recepite nel decreto Sicurezza”, il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri che ricalca in gran parte i contenuti del ddl Sicurezza. “Poi sicuramente cercheremmo di mettere in campo alcune misure contro il radicalismo islamico, che nelle nostre città sta diventando molto preoccupante”.
Per il deputato della Lega non vi è l’urgenza di un passaggio di testimone perché “Piantedosi sta facendo bene e i risultati si vedono”. Tuttavia ritiene che Salvini “si meriti quel ruolo perché lo aveva ricoperto benissimo: forse è stato il miglior ministro dell’Interno che abbiamo avuto e lo dimostra il quasi azzeramento del numero di ingressi tra il 2018 e il 2019”.
Per la Lega il ritorno di Salvini al Viminale viene visto insomma come una sorta di risarcimento politico “per l’attacco che ha ricevuto dalla magistratura” dopo il processo Open Arms.
Dal divieto di burqa e niqab alle misure sulla cittadinanza
Nell’attesa che il desidero di Salvini possa diventare realtà la Lega porta avanti le sue battaglia in Parlamento. “Abbiamo chiesto la calendarizzazione della proposta di legge contro il velo integrale islamico, il divieto di burqa e niqab. Si tratta di una questione importante”, spiega a Today.it Iezzi. E a differenza degli alleati di Forza Italia non sente la necessità di modificare la legge sulla cittadinanza: “Semmai, rispetto a chi vorrebbe alleggerirla, riteniamo che andrebbero puntualizzati alcuni meccanismi per toglierla a chi dimostra di averla ‘ottenuta per sbaglio'”.
Stop al velo nei luoghi pubblici, carcere per chi costringe le donne: la proposta della Lega
Un provvedimento che viene guardato con attenzione dalla Lega è l’ultimo decreto legge approvato del governo che prova a far ripartire i centri in Albania. L’esame è iniziato ieri, martedì 8 aprile, in commissione Affari costituzionali alla Camera, dove siede Iezzi. “Di solito sugli emendamenti riusciamo sempre a trovare il modo di discutere. Vediamo, ci stiamo lavorando: è un decreto e c’è la necessità di fare in fretta”.
Il deputato sostiene che ci saranno senz’altro dei provvedimenti “con i quali portare avanti determinate materie. L’ultimo emendamento che siamo riusciti a far approvare riguarda l’aumento a due anni di tempo necessari per i ricongiungimenti familiari”.
Fonte : Today