Come in Minority Report, il Regno Unito vuole identificare i potenziali assassini prima che agiscano

Il Ministero della Giustizia del Regno Unito è segretamente a lavoro su un programma di “previsione dell’omicidio” – o “condivisione dei dati per migliorare la valutazione del rischio” – che punta ad analizzare i dati in possesso di polizia e governo per identificare i soggetti che hanno la maggiore probabilità di diventare assassini. Avete un déjà-vu? È esattamente la trama del film di culto del 2002 Minority Report. Il lungometraggio di Steven Spielberg, tratto dal racconto di Philip K. Dick, raccontava il fallimento della polizia predittiva, ma, nonostante questo, il Regno Unito ci riprova, con un progetto che le autorità si augurano possa servire a rafforzare la sicurezza nel paese, ma che gli attivisti hanno definito “agghiacciante e distopico”.

La preoccupazione principale, come è facile immaginare, riguarda il trattamento dei dati dei cittadini inglesi. Secondo quanto riportato da Statewatch, l’ente di beneficienza che ha riportato per primo la notizia del programma segreto, il ministero avrebbe utilizzato anche i dati di persone non condannate per alcun reato, incluse le informazioni sensibili “sulla salute mentale delle persone, la dipendenza, l’autolesionismo, il suicidio, la vulnerabilità e la disabilità”.

Il ministero ha fermamente negato questa affermazione, sostenendo che il programma utilizza solo i dati di persone condannate per almeno un reato, al fine di esaminare quelle caratteristiche che “aumentano il rischio di commettere omicidio” utilizzando “tecniche alternative e innovative di scienza dei dati”. L’obiettivo del programma, commissionato dall’ufficio dell’ex ministro Rishi Sunak, è quello di mettere al sicuro i cittadini inglesi, attenzionando quei soggetti che potrebbero rivelarsi pericolosi. Un’azione che, secondo gli attivisti, potrebbe rivelarsi deleteria nei confronti di alcune categorie della popolazione, come gli immigrati e le famiglie più povere.

Questo ultimo modello, che utilizza i dati della nostra polizia e del Ministero degli Interni, rafforzerà e ingrandirà la discriminazione strutturale alla base del sistema legale penale. Come altri sistemi del suo genere, codificherà i pregiudizi verso le comunità su base razziale e a basso reddito ha dichiarato Sofia Lyall, ricercatrice per Statewatch – Costruire strumenti automatizzati per profilare le persone come criminali violenti è profondamente sbagliato e utilizzare dati così sensibili sulla salute mentale, la dipendenza e la disabilità è altamente invadente e allarmante“.

Fonte : Wired