Trento Film Festival, per l’edizione 2025 il programma conta ben 126 film

La kermesse cinematografica targata Trento tornerà a fine mese, e all’inizio del mese prossimo, per la sua 73ª edizione. Si tratta di uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’anno, un evento che non si limita a proporre proiezioni cinematografiche ma si conferma ancora una volta come un crocevia di riflessione, incontro e scoperta attorno al mondo della montagna le sfide ambientali del presente

Sta per tornare il Trento Film Festival, la kermesse cinematografica che racconta le “terre alte”, con la settima arte, le montagne e le nuove generazioni al centro della 73ª edizione al via a fine mese.
Dal 25 aprile al 4 maggio 2025, Trento tornerà ad accogliere uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’anno: il Trento Film Festival, giunto alla sua settantatreesima edizione. Un evento che non si limita a proporre proiezioni cinematografiche, ma si conferma ancora una volta come un crocevia di riflessione, incontro e scoperta attorno al mondo della montagna e alle sfide ambientali del presente. 

Quest’anno, l’intera manifestazione si prepara a offrire uno sguardo nuovo e più consapevole sulle “terre alte” del pianeta, attraverso un ricco programma che mescola cinema, letteratura, alpinismo, arte ed esplorazione.
La programmazione è stata annunciata nelle scorse ore in conferenza stampa al Palazzo del Cinema di Milano. “Anche in questa 73/a edizione il pubblico del Trento Film Festival troverà tantissime occasioni per alzare lo sguardo e, attraverso le immagini che saranno proiettate nei cinema cittadini, avventurarsi in un’impresa che e al contempo tra le più ardite e le più necessarie: guardare, analizzare e capire il nostro presente e quello delle ‘terre alte’ del Pianeta, individuandone sofferenze e potenzialità, elementi di crisi e possibili soluzioni, provando collettivamente a immaginarne il futuro”, ha dichiarato il presidente Mauro Leveghi.

Un programma ricchissimo per esplorare il rapporto tra uomo e montagna

Sono 126 i film selezionati per l’edizione 2025 del Trento Film Festival, provenienti da tutto il mondo, affiancati da 165 eventi ufficiali che arricchiranno la vita culturale della città per dieci giorni.

A questi si aggiungono oltre cento iniziative previste nella sezione T4Future, pensata per coinvolgere i più giovani attraverso attività educative, laboratori, incontri e proiezioni mirate. Il Trento Film Festival si conferma così non solo un luogo per appassionati di cinema, ma anche un laboratorio culturale a cielo aperto, dove il rapporto tra essere umano e ambiente si fa materia di narrazione e confronto.

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L’edizione di quest’anno pone una particolare attenzione alla fragilità dei ghiacciai e al senso del limite, tema centrale in molti dei documentari e degli incontri in programma. La crisi climatica sarà raccontata anche attraverso le esperienze vissute da chi abita e vive la montagna quotidianamente. Il focus geografico di quest’anno è l’Argentina, Paese protagonista della sezione “Destinazione…”, che attraverso film, testimonianze e dialoghi racconterà non solo le sue spettacolari cime, ma anche il legame profondo che ha saputo costruire con il Trentino nel corso dei decenni, grazie a scambi culturali, storici ed economici.

Tra le opere in concorso vi sarà una pellicola argentina, mentre diverse personalità racconteranno le loro esperienze sulle Ande e nelle terre sudamericane. Di vette argentine parleranno Hervé Barmasse, Camila Raznovich, Margherita Granbassi e Matteo Della Bordella.

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Il festival ospiterà alcune tra le figure più importanti dell’alpinismo e dell’esplorazione contemporanea. Non solo cinema ma anche eventi con alpinisti come Matteo Della Bordella, Hervé Barmasse e Sean Villanueva O’Driscoll, o climbers del calibro di Maurizio Manolo Zanolla e Federica Mingolla, oltre che ad esploratori come Alex Bellini e a conduttrici d’eccezione come Margherita Granbassi e Camila Raznovich.

La manifestazione, inoltre, darà spazio a una riflessione ampia sulla sicurezza in montagna e sul valore del rischio, in un contesto che esplora l’idea del limite sia fisico sia esistenziale.

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Cinema d’autore, testimonianze e musica: una montagna di emozioni

Tra i momenti più attesi, ci sarà la presentazione in anteprima del docufilm su Mauro Corona, La mia vita finché capita, che sarà commentato dal protagonista stesso sul palco dell’Auditorium Santa Chiara, accompagnato dal musicista Davide Van De Sfroos.

Sempre nello stesso spazio, si alterneranno personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, come il comico Giovanni Storti e il drammaturgo Marco Paolini, ospiti degli eventi della rassegna “Cincontri”. Il giornalista e scrittore Mario Calabresi sarà invece presente alla serata conclusiva per la premiazione del Premio ITAS del Libro di Montagna, mentre l’imprenditore e attivista Michil Costa interverrà alla cerimonia d’apertura.

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Tra le proiezioni speciali, sarà presentato un film che racconta l’attività del nucleo elicotteri trentino, firmato dal giornalista della TGR Trento Andrea Selva. Un altro appuntamento molto atteso sarà l’anteprima del film in cui Reinhold Messner propone la sua versione della controversa prima scalata del K2 avvenuta nel 1954.

Sarà inoltre possibile scoprire un lato inedito dell’attore Giovanni Storti, protagonista di un documentario che lo ritrae nelle vesti di guida sulle Alpi Apuane. Un altro evento centrale sarà la serata dedicata alla parete sud della Marmolada, che ne ripercorrerà oltre 120 anni di imprese, leggende e protagonisti, celebrando la storia della montagna simbolo delle Dolomiti.

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Un festival che guarda al futuro con radici ben piantate

Come ha sottolineato il presidente Mauro Leveghi durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi a Milano, anche in questa 73/a edizione il pubblico del Trento Film Festival troverà tantissime occasioni per alzare lo sguardo e, attraverso le immagini che saranno proiettate nei cinema cittadini, avventurarsi in un’impresa che è al contempo tra le più ardite e le più necessarie: guardare, analizzare e capire il nostro presente e quello delle ‘terre alte’ del Pianeta, individuandone sofferenze e potenzialità, elementi di crisi e possibili soluzioni, provando collettivamente a immaginarne il futuro.

La 73ª edizione del Trento Film Festival si conferma così un luogo dove il racconto della montagna si fa racconto dell’umanità. Un’occasione per riflettere su chi siamo e dove vogliamo andare, con lo sguardo rivolto verso le cime, ma i piedi ben saldi a terra.

Fonte : Sky Tg24