Uccide la moglie a coltellate e poi si spara col fucile del nonno

Lei sul pavimento della cucina, uccisa con diverse coltellate. Lui sul retro della loro abitazione, morto per un proiettile. Sono stati trovati così nella loro casa di Confienza, piccolo centro al confine tra Pavia e Novara, Anselmo Zanellato e Chiara Crivellini, marito e moglie di 68 e 66 anni. L’ipotesi è quella dell’omicidio-suicidio. 

Anselmo Zanellato e Chiara Crivellini, marito e moglie trovati morti in casa 

Anselmo Zanellato e Chiara Crivellini erano marito e moglie, lui muratore veneto e lei casalinga. Una vita “normale” la loro nel piccolo paese della provincia pavese. Come capita in questi centri si conoscono un po’ tutti e adesso i concittadini non sanno spiegarsi il perché di una morte così violenta.

A trovare i corpi sarebbe stata la nuora che, non avendo notizie dei suoceri, è andata a casa loro. La donna era riversa sul pavimento della cucina. Sul corpo i segni delle coltellate. Il marito era fuori, tra il pollaio e il capanno degli attrezzi. Ucciso da un proiettile. Accanto un vecchio fucile, regolarmente denunciato.

I carabinieri di Vigevano hanno avviato le indagini, ma si esclude l’aggressione da parte di terzi. La pista seguita da subito è quella dell’omicidio-suicidio. Anselmo avrebbe prima accoltellato a morte la moglie e poi si sarebbe sparato usando il vecchio fucile da caccia del nonno. 

Omicidio-suicidio a Confienza: cosa non torna

L’autopsia, che dovrebbe essere disposta nelle prossime ore, darà le prime conferme sull’accaduto. Da chiarire la data della morte, per capire se risale a giorni prima del ritrovamento. Anche se dovesse essere confermata l’ipotesi dell’omicidio-suicidio resta oscuro il movente. La coppia sembra non avesse problemi economici. Non risultano denunce o segnalazioni di litigi tra i due. C’è chi parla di una malattia della moglie, che potrebbe avere indotto un grave stato di malessere e da qui il gesto estremo ma restano voci che non trovano al momento conferme ufficiali.

“Quello che è accaduto è inspiegabile – dice il sindaco Francesco Della Torre –. Il nostro è un piccolo paese, ci conosciamo tutti. So che può sembrare scontato ma stiamo parlando di una famiglia perbene, persone tranquille, forse un po’ riservate ma gentili e cordiali. Il signor Anselmo lo si vedeva spesso la sera quando con il cane faceva due passi. Sempre cordiale”.

Fonte : Today