La giungla degli stage gratuiti, con i tirocinanti che vengono utilizzati per svolgere i compiti più disparati e spesso senza alcuna correlazione con il loro percorso formativo, deve finire. Sono le richieste dei deputati del Parlamento europeo, che hanno approvato in commissione Cultura un’opinione sulla direttiva stage, il testo legislativo comunitario che punta a regolare questo ambito.
Criteri chiari per tutelare i tirocinanti
“Con questo testo abbiamo fissato criteri chiari: gli stage dovranno essere regolati da un contratto scritto e retribuito, avere una durata definita, contenuti formativi concreti e una coerenza reale tra le mansioni svolte e il percorso di formazione. Vogliamo che vengano riconosciute le competenze acquisite e che i diritti di tirocinanti e datori di lavoro siano esplicitamente tutelati”, ha scritto in una nota Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo e relatore del testo.
I deputati hanno anche chiesto ai governi del blocco “di adottare misure concrete per monitorare e contrastare gli abusi sui tirocini, garantire un accesso equo soprattutto per chi parte da condizioni di svantaggio, assicurare protezione sociale, sicurezza e benessere per i tirocinanti e definire un termine temporale che indichi la durata massima, ovvero non eccessiva, di un tirocinio”.
Eliminare gli stage non retribuiti
Di “primi segnali positivi” ha parlato Benedetta Scuderi, eurodeputata dei Verdi e relatrice ombra del provvedimento, secondo cui l’obiettivo più importante è “l’eliminazione degli stage non retribuiti”, e anche l’approvazione di norme precise che permettano di distinguere tra “un tirocinio vero e di qualità da pratiche fraudolente e abusive”.
Per la deputata ecologista serve “una definizione comune di tirocinio nell’Unione europea, l’introduzione di misure specifiche che abbiano l’effetto di contrastare la fuga di cervelli intra-Ue, permettendo ai giovani professionisti di rimanere nella loro regione di origine, e contrastare anche l’emarginazione sul mercato del lavoro dei giovani vulnerabili”.
Prossime tappe
Il testo legislativo vero e proprio, a cui sarà allegata questa opinione, dovrà essere votato a giugno in commissione Lavoro, poi a luglio in Plenaria e a quel punto potranno iniziare le trattative con il Consiglio Ue nei triloghi mediati dalla Commissione europea.
Fonte : Today