Logistica del futuro, tra digitalizzazione e automazione: a Padova un’esperienza di successo

Oggi, la logistica è una funzione chiave della manifattura a livello globale. Bastano due dati per farne comprendere la portata.

Il primo riguarda il settore dei servizi logistici, che mantiene una posizione cruciale nell’economia europea, rappresentando circa l’11-12% del PIL comune.
I dati di Mordor Intelligence mostrano anche che il valore del trasporto merci e della logistica in Italia arriverà a superare i 140 miliardi di dollari nel 2030.

Considerate queste cifre non sorprende che il settore sia direttamente coinvolto nei cambiamenti, spesso anche repentini e imprevisti degli scenari internazionali, che emergono in questi ultimi anni, in particolare dal 2020 in poi.

Interporto Padova: un caso virtuoso di logistica innovativa

La flessibilità della catena logistica e la sua capacità di adattamento rapido, senza interrompere il flusso delle materie prime, dei semilavorati e poi del prodotto finito verso i mercati di sbocco sono sfide fondamentali, che tutte le imprese del settore stanno affrontando in ogni continente.  

In Italia, Interporto Padova, hub logistico intermodale, classificato nodo core della rete europea TEN-T dei corridoi di trasporto merci, si trova in una posizione privilegiata, tanto da poter raccontare come, in questi anni, ha affrontato con successo le sfide che via via si sono presentate. 

Tutti i numeri del successo: risultati che parlano da soli

I dati parlano chiaro: da un lato, i bilanci dell’azienda sono costantemente positivi e in crescita, dall’altro, i volumi di merci movimentate nel 2024 ha toccato il record storico assoluto di 411.958 TEU (unità di carico intermodale cioè container e semirimorchi), con una crescita del 6,4% rispetto al 2023

Un volume che eleva Interporto Padova al livello di alcuni importanti terminal portuali italiani, grazie anche agli oltre 8000 treni che collegano la piattaforma padovana ai principali terminal terrestri e portuali italiani ed europei, a servizio dell’economia e quindi delle imprese. 

Verso una logistica sempre più sostenibile: la strategia di Interporto Padova

Questi risultati positivi hanno indotto la società ad avviare un’indagine di mercato per individuare un possibile partner logistico con il quale sviluppare ulteriormente le attività del terminal intermodale. 

Tale indagine ha riscontrato, già nella prima fase, un grande successo, con la risposta da parte di ben 12 player logistici di caratura internazionale.
  
È il direttore generale di Interporto Padova, Roberto Tosetto, che racconta: “Effettivamente viviamo un momento di grande incertezza a livello globale: prima il Covid, poi la guerra in Ucraina, la crisi del Mar Rosso con gli attacchi alle navi in transito, la guerra a Gaza,  e adesso i possibili dazi americani. C’è da perdere il sonno. Noi ci siamo mossi su tre fronti: garantire l’attività – e gli utili – della società, assicurare il servizio alle imprese logistiche e, attraverso di loro, a quelle manifatturiere, e proseguire nel percorso verso una logistica sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale”. 

Interporto Padova ha, quindi, adottato una strategia, rivelatasi vincente, che integra questi tre obiettivi. 

Ed è proprio il direttore Tosetto a espandere il concetto, scendendo nel dettaglio della strategia implementata in questi anni.

“Il lavoro parte qualche anno fa, quando abbiamo deciso di dotare il grande terminal intermodale con binari da 750 metri, di 6 gru elettriche a portale. Questo ci ha permesso di essere più efficienti nella movimentazione dei container. Poi abbiamo investito massicciamente nella digitalizzazione e nell’automazione delle operazioni. Abbiamo gate d’accesso automatici per i camion che accedono nel terminal, riducendo così i tempi necessari al carico e scarico dei container a non più di mezz’ora. E proprio in queste settimane stiamo testando la movimentazione delle gru da remoto e la loro automazione, anche qui con l’obiettivo di maggiore efficienza e migliore qualità del lavoro per i gruisti”. 

Le azioni implementate: più collegamenti ed energia più pulita

Ma, come spiega ancora Tosetto, l’Interporto ha pensato anche di ampliare l’offerta di collegamenti intermodali. 

“Una volta eravamo connessi principalmente con i porti italiani ed europei, adesso abbiamo un’importante quota di treni che trasporta semirimorchi verso terminal terrestri in centro Europa. Abbiamo aperto nuove relazioni con la Polonia e l’Est Europa. Così offriamo rotte alternative se i collegamenti marittimi soprattutto attraverso Suez, dovessero avere delle difficoltà”. 

Infine, il direttore chiarisce anche il grande impegno preso dall’azienda, nell’energia pulita.

“Le nostre gru elettriche sono alimentate in gran parte da un grande impianto fotovoltaico con batterie di accumulo realizzato ad hoc. E proprio in queste settimane è stato rinnovato in parte, con tecnologie attuali, l’altro impianto fotovoltaico che da oltre un decennio produce energia pulita sui tetti dei nostri magazzini per oltre 15 MW.”   

Interporto Padova si conferma, dunque, come la piattaforma intermodale leader in Italia per innovazione tecnologica, a servizio soprattutto dell’export di un vasto territorio che comprende il Nord Est e parte dell’Emilia Romagna.   

Insomma, il futuro della logistica è già qui. È ora di salire a bordo e percorrere queste nuove strade fino in fondo.

Fonte : Today