Red Hot Chili Peppers, Flea voleva lasciare la band durante le registrazioni di By The Way. Ecco perché

Nella primavera del 2001, subito dopo aver finito il tour mondiale di Californication i Red Hot Chili Peppers iniziano a scrivere le canzoni del loro ottavo album, By the Way. John Frusciante ha preso una stanza allo Chateau Marmont, l’hotel simbolo della creatività decadente di Hollywood dove scrive e registra con Anthony Kiedis i primi demo: “Abbiamo trovato la magia, il suono e i riff, e ci abbiamo messo delle melodie” come ha detto Anthony Kieids, mentre John Frusciante si ispira al suono diretto e tagliente del punk e del rock britannico e alla ricchezza melodica del pop californiano, dai Beach Boys e guida la band fuori dai confini del funk rock.

Una svolta creativa che finisce per alienare Flea, che vuole continuare ad espandere i confini del groove: “Ero convinto, volevo lasciare la band. Non era più divertente, sentivo di non avere più lo spazio per esprimermi”. Melodie, produzione cristallina, attenzione per i dettagli, dinamismo pop sono l’ossessione creativa di John Frusciante che sta ricostruendo la propria vita dopo il lungo periodo di dipendenze e isolamento e concentra tutto sul nuovo suono dei Red Hot Chili Peppers. La tensione con Flea aumenta: “Mi sono ritirato in me stesso. Ero deciso a lasciare la band appena finito il tour. Dopo ogni concerto stavo in camera da solo a fissare lo spazio”. By the Way esce il 9 luglio 2002, vende otto milioni di copie e arriva al numero due in classifica in America. Dopo il tour di By the Way che parte con una performance a Ellis Iland organizzata dalla radio K Rock e segna alcuni dei momenti live più grandi della band, dal concerto allo Slane Castle di Dublino alle tre date ad Hyde Park a Londra da cui viene tratto il loro primo album dal vivo. Alla fine del tour, oltre a studiare meditazione insieme, Flea e John Frusciante si incontrano: “E abbiamo fatto una chiacchierata che ha risistemato tutto”.

Fonte : Virgin Radio