Dal 14 aprile in tv su Sky e in streaming su NOW, in contemporanea con l’uscita negli USA su HBO, è in uscita The Last of Us 2, seconda stagione della serie tv creata da Craig Mazin (creatore anche della serie Chernobyl) e Neil Druckmann adattando l’omonimo videogioco per PlayStation co-creato dallo stesso Druckmann.
In particolare questa seconda stagione, composta in totale da sette episodi, adatta circa metà del secondo gioco, The Last of Us Part II, uscito nel 2020, che aveva una durata di gioco di 25 ore, quasi il doppio delle 14 ore del primo videogame uscito nel 2013 e contenuto interamente nelle nove puntate della prima stagione di questa serie, uscita nel 2023. La conclusione della storia la vedremo dunque nella già confermata terza stagione dello show HBO.
Se avete giocato ai videogame potete quindi già farvi un’idea della parte di trama che si vedrà in The Last of Us 2, che però come nella prima stagione si prenderà diverse libertà rispetto al materiale di partenza. E dunque riassumiamo brevemente e senza spoiler la premessa e i personaggi di questa nuova stagione, per poi passare in rassegna pregi (molti) e difetti (alcuni) degli episodi che usciranno nelle prossime settimane.
Tutte le notizie e le spiegazioni su The Last of Us
Di cosa parla The Last of Us 2
Nel prologo della nuova stagione conosciamo Abby (Kaitlyn Dever), che poco dopo la strage di Joel vista nel finale della scorsa stagione è lì a Salt Lake City, tra le giraffe, che convince le altre giovani Luci lì con lei a partire alla ricerca dell’assassino, giurando vendetta.
Ma il presente della nuova stagione è alla fine del 2028, cinque anni dopo gli eventi della prima stagione. Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) si sono stabiliti nella comunità montana di Jackson, nel Wyoming, dove il fratello di Joel, Tommy (Gabriel Luna) si era trasferito anni prima costruendosi una famiglia e una nuova vita con la capa della comunità, Maria (Rutina Wesley).
Le cose tra padre e figlia adottiva non vanno bene, Ellie a malapena rivolge la parola a Joel, che cerca conforto parlando con la psicologa Gail (Catherine O’Hara, attualmente anche in The Studio), un personaggio originale della serie tv, nonché vedova di un personaggio secondario del videogioco a cui hanno cambiato destino. Ma Gail capisce che Joel le sta nascondendo qualcosa di diverso da un normale conflitto generazionale tra una ragazza di 19 anni e un genitore che ne ha ormai 60.
Per il resto la vita scorre quasi normale a Jackson, con Ellie impegnata in turni di guardia e ronde insieme all’amico e superiore Jess (Young Mazino) e all’amica, interesse amoroso ma anche ex di Jess, Dina (Isabela Merced).
Sì perché nel frattempo i runner, i bloater e gli altri mostruosi infetti (non chiamateli zombie sennò Druckmann si arrabbia) non si sono certo estinti. Anzi, come promesso dagli showrunner, in questa seconda stagione sono persino più presenti che nella prima: presenti anche a sé stessi, ma non diciamo altro per non spoilerare. Per altre suggestioni andate a rivedere il trailer qui in fondo, ma prima proseguiamo la nostra recensione con l’analisi degli aspetti positivi e negativi di questa The Last of Us 2.
Perché The Last of Us 2 sta ricevendo critiche (soprattutto dai gamer)
Per spiegare il titolo di questa review, non basta chiarire a chi non conosce il gioco (di parole) che nella seconda parte di The Last of Us il personaggio interpretato da Bella Ramsey ha un ruolo ancora più da protagonista nella storia rispetto alla prima stagione.
E dunque sì, The Last of Us 2 è sicuramente più Bella, e se si pensa alla ferocia di Ellie in alcune scene è anche più Ramsey, nel senso del perfido e quasi omonimo RamsAy Bolton di Game of Thrones, la serie di debutto dell’attrice. A proposito, in questa stagione 2 The Last of Us ha una scena di battaglia che non ha niente da invidiare alle migliori viste nel Trono di Spade.
Ma se l’azione non difetta certo in questa nuova stagione, che sposta dall’amore all’odio il motore centrale degli eventi, ci sono altri aspetti che non convincono pienamente la critica, a differenza della quasi unanimemente acclamata stagione d’esordio.
Chi conosce e ama il videogame The Last of Us Part II, in particolare, sta esprimendo diverse riserve sulla narrazione della nuova stagione della serie HBO.
Da una parte, per esempio all’Hollywood Reporter americano, c’è chi sottolinea come la scelta, per certi versi obbligata, di dividere in due stagioni il secondo videogioco si ripercuota negativamente nel ritmo e nell’economia della storia, rimandando molte spiegazioni e contesti alla prossima e ultima (?) stagione, a cui toccherà dunque anche il compito di rivalutare a posteriori una stagione altrimenti incompleta.
A questa critica si aggiunge poi una più specifica sulla mancanza di sfumature, di zone grigie che la serie ha rispetto al videogame della Naughty Dog. Se, cioè, per far procedere la storia si rimandano cambi di prospettiva esplicativi delle motivazioni dei protagonisti, questo va a discapito di quello che era un aspetto centrale del gioco, ovvero il modo in cui differenti punti di vista fanno sembrare un personaggio buono oppure cattivo. Nello specifico, The Last of Us 2 mostra una Ellie meno in chiaroscuro del gioco, dove si arriva a empatizzare con lei ma anche con Abby a seconda dei momenti.
The Last of Us 2 resta perciò sicuramente una serie tv di altissima qualità, visivamente impeccabile e recitata divinamente in particolare da un commovente Pascal (ma non solo lui), densa di colpi di scena e di emozioni fortissime che vanno dal pianto alla paura, ma qualche limite, stavolta, c’è.
Voto: 7.9
Fonte : Today