Recensione Kindle Colorsoft, il primo a colori non convince del tutto

Sul fronte dell’illuminazione invece il Colorsoft sembra offrire toni più delicati, ma in ogni caso sia i livelli di luminosità che tonalità possono essere regolati manualmente, come sugli altri Kindle Paperwhite; quello di luminosità anche l’opzione automatica, mentre quello di tonalità un sistema di programmazione in relazione all’orario. In più si può scegliere tra uno stile colore standard o vivido, che incide di fatto sull’intensità cromatica delle grafiche. Al netto di questo dettaglio il colore dei reader appare più spento rispetto a un lcd o un oled. La trama ricorda quella delle matite colorate, non certo i pennarelli. Per altro gli scatti fotografici del pannello non rendono l’idea: sul sito ufficiale e online appare tutto più brillante, rispetto alla realtà

In sintesi va benissimo per leggere gli ebook analogamente al Paperwhite ma ha il plus del colore che esalta le copertine e le immagini in genere. Gradevole poi la possibilità di evidenziare il testo scegliendo fra quattro colori diversi. E per i fumetti? Qualsiasi tablet rimane la migliore soluzione.

Il senso del Kindle Colorsoft

Il Kindle Colorsoft è senza dubbio un ottimo reader anche grazie a ben 32 GB di spazio di archiviazione, un processore che non va mai in affanno e un’autonomia complessiva massima e teorica di 8 settimane – in realtà dipende dal livello di luminosità. Consente una ricarica completa tramite porta usb-c in circa 2,5 ore e dispone anche della ricarica wireless, che però è ovviamente più lenta. Infine supporta tutti i formati più diffusi come Kindle 8 (azw3), Kindle (azw), txt, pdf, mobi non protetto, prc (formato nativo); pdf, docx, doc, html, epub, rtf, jpeg, gif, png e bmp. E per chi se lo domandasse non è compatibile con la penna dello Scribe e non dispone del supporto audiolibro sbloccato (come tutti i Kindle italiani).

Kindle Color

E quindi vale la pena? Difficile rispondere. Costa 299,99 euro di listino (anche se gode già di promozioni) e, a parte il colore, non fa meglio di un Paperwhite da 169 euro. Già, è proprio il colore la grande novità, ma la resa è notevole se si pensa alla categoria dei reader a colori e debole se si fa un paragone con oled o lcd. In sostanza la tecnologia si è evoluta in quatto anni, rendendo i colori più saturi e brillanti, migliorando il contrasto e offrendo anche un aggiornamento pagina più fluido, ma i tablet rimangono un’altra dimensione. Poi c’è anche un tema di dimensioni del pannello, se si parla di fumetti. Insomma è un degno passo evolutivo, ma non abbastanza per trovarne un senso economico ed esperienziale.

Fonte : Wired