TikTok ha un problema con le live di bambini che chiedono l’elemosina

Bufera di critiche su TikTok, ma questa volta Trump non c’entra nulla. In questi giorni, infatti, un’indagine dell’Observer ha fatto luce su un comportamento border line della piattaforma, che pare stia traendo un profitto economico dalle livestream di bambini poveri che chiedono l’elemosina, nonostante sostenga di vietare l’accattonaggio. A quanto pare, l’algoritmo di TikTok sta promuovendo i video che mostrano minorenni che implorano di ricevere regali virtuali, da scambiare con denaro, trattenendo commissioni fino al 70% dai proventi dei contenuti. “Le pratiche documentate rappresentano abusi significativi e devono essere intraprese azioni immediate per garantire che le piattaforme non permettano più, o beneficino direttamente o indirettamente, di contenuti come questi”, ha dichiarato Jeffrey DeMarco di The Save The Children.

L’indagine

L’indagine, condotta dall’Observer tra gennaio e aprile di quest’anno, ha portato alla luce evidenze di accattonaggio e comportamenti affini in Indonesia, Pakistan, Afghanistan, Siria, Egitto e Kenya. Quello che stupisce, in particolare, è che molte delle livestream sembrano essere volutamente costruite per attirare l’attenzione degli utenti e ricevere denaro: al di là dell’accattonaggio, infatti, molti dei video mostravano bambini e adulti di paesi poveri ripresi a compiere azioni pericolose o degradanti in cambio di denaro, come colpirsi provocandosi dolore, rimanere in piedi per lunghi periodi, coprirsi di fango o dormire di fronte alla telecamera. Secondo Novita Anggraeni, esperta di inclusione sociale per Care International, molte delle persone protagoniste di queste live hanno negato di essere state sfruttate e hanno definito la loro partecipazione alle riprese “una collaborazione per guadagnare denaro”. Ma il semplice fatto che TikTok premi l’impegno degli account che vogliono monetizzare attraverso le live non ha fatto altro che incentivare l’accattonaggio organizzato sulla piattaforma negli ultimi anni.

La risposta di TikTok

Per porre un freno a questa situazione, dopo l’indagine dell‘Observer il social cinese ha rimosso alcuni degli account segnalati dall’indagine della rivista inglese. E ha dichiarato di aver intrapreso “azioni ferme” nei confronti di contenuti che promuovevano l’accattonaggio anche in passato, come la sospensione dei video live o l’emissione di divieti permanenti nei confronti degli account che li hanno promossi. “Proibiamo categoricamente lo sfruttamento dell’accattonaggio e, qualora riscontrassimo evidenze di sfruttamento minorile, adottiamo misure severe, che includono la chiusura delle Live e la sospensione permanente degli streamer – ha dichiarato a Wired Italia un portavoce di TikTok -. Grazie al rilevamento proattivo svolto da team dedicati e supportato dalla tecnologia, blocchiamo oltre 4 milioni di dirette streaming ogni mese per garantire la sicurezza della nostra piattaforma”.

Fonte : Wired