AGI – “Cara Sara a nome di tutti i colleghi scriviamo con una sola voce. E’ difficile trovare le parole giuste. Sei entrata nelle nostre vite in punta di piedi con quella dolcezza che sapevi portare anche nei momenti più bui. Hai saputo essere collega, amica e sorella, in ogni tuo gesto e sorrisi c’era amore. Ci manchi Sara, ci manca il tuo amore le notte trascorse insieme a studiare in videochiamata. Ricordiamo ogni piccolo frammento che ci hai lasciato. Per noi sei stata un dono, abbiamo imparato da te più di quanto tu possa immaginare”. E’ il messaggio che alcuni colleghi e colleghe di università hanno voluto rivolgere, al termine dei funerali a Misilmeri (Palermo), a Sara Campanella, la studentessa universitaria uccisa lo scorso 31 marzo dal collega reo confesso Stefano Argentino.
“La vita ti ha portato via in modo troppo presto e crudele ma tu non sei andata via veramente: sarai sempre con noi – hanno proseguito -. L’amore va oltre tutto, anche oltre la presenza fisica. Ti vogliamo bene Sara…Ci siamo supportati in ogni situazione e adesso che non ci sei più faccio fatica. Eri innamorata dell’amore quello vero, tu eri amore vero. Ti prometto che continuerò a vivere per te. Ogni tramonto che vedrò sarà più bello perché sarai li’ con me. Sarai sempre la mia migliore amica e ti porterò sempre nel mio cuore”.
“Ci siamo supportati in ogni situazione e adesso che non ci sei più faccio fatica – ha detto un’altra amica di Sara -. Eri innamorata dell’amore, tu eri amore vero. Ti prometto che continuerò a vivere per te. Ogni tramonto che vedrò sarà più bello perché sarai li’ con me. Sarai sempre la mia migliore amica e ti porterò sempre nel mio cuore”.
“L’amore non uccide. E’ assurdo!”, ha detto l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, nell’omelia pronunciata ai funerali. Lorefice ha poi citato un passo dal diario di Etty Hillesum, giovane donna deportata e morta il 30 novembre 1943 nel campo di sterminio di Auschwitz: “Mio Dio – scriveva – sono tempi tanto angosciosi. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto in me, mi sembra evidente che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dovere aiutare te, l’unica cosa che possiamo salvare in questi tempi e’ un pezzetto di te in noi, e forse contribuire a disseppellirti dai tanti cuori devastati”.
La laurea
“E’ stato avviato ufficialmente l’iter per il conferimento della laurea alla memoria di Sara“. Ad annunciarlo è stata la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, in occasione dei funerali. Al termine dell’orazione funebre, la rettrice ha letto la lettera con cui la ragazza aveva chiesto a un professore dell’ateneo la disponibilità a seguirla nella preparazione della tesi di laurea per sviluppare un progetto di ricerca.
Il messaggio di Sara arriva alla Camera
Un mazzo di fiori sulla panchina rossa, nel cortile di onore di Montecitorio, con accanto la frase ‘simbolo’ di Sara. Il messaggio “mi amo troppo per stare con chiunque”, ‘arrivà anche alla Camera, nel giorno dei funerali della giovane universitaria vittima di femminicidio. Su un biglietto a sfondo rosa, il ‘mottò della ragazza e’ accompagnato dalla frase “No alla violenza sulle donne” e dall’hashtag “per Sara” e “per tutte”.
Fonte : Agi