La Fibrillazione atriale si può combattere anche a tavola. Oltre agli studi, lo ha confermato il recente evento “Beats and Bites” sul legame tra fibrillazione atriale e alimentazione, tenuto a Milano da Daiichi Sakyo Europe al quale hanno preso parte esperti di malattie cardiovascolari, European Nutrition for Heath Alliance, A.L.I.Ce. Lombardia e lo chef italiano Ruben Bondì. Ciò che è emerso dalle parole degli esperti è che questa patologia, che rappresenta la forma di aritmia più diffusa tra la popolazione generale, con il rischio di sviluppo da un over 40 su 4, può essere prevenuta e contrastata attraverso una corretta alimentazione, affiancata da una regolare attività fisica.
Alimenti Sì e alimenti No
Regola numero uno: sulle tavole di chi soffre di fibrillazione atriale non può mancare il pesce, che dovrebbe essere consumato un minimo di due volte a settimana, seguito da frutta, verdura e cereali integrali a cui è preferibile affiancare proteine derivanti da carni magre, noci, semi e fagioli. Secondo un recente studio dell’Università di Oslo bassi livelli di potassio possono aumentare il rischio di sviluppare l’aritmia: è bene quindi assumere alimenti come avocado, banane, albicocche, patate dolci, barbabietole, acqua di cocco, pomodori, prugne e zucca. D’aiuto anche l’introduzione di grassi sani (preferibili rispetto ai grassi saturi) provenienti ad esempio da olio extravergine d’oliva. Non può poi mancare l’attività fisica, che può variare da allenamenti o passeggiate. Importante anche dormire un numero sufficiente di ore ogni notte, secondo gli studi dalle 7 alle 9 ore. Allo stesso modo, proibito è il consumo di alcolici, caffeina, cibi piccanti e con eccessive dosi di sodio. Da evitare anche gli alimenti con zuccheri aggiunti, che aumenterebbero le probabilità di contrarre la malattia.
Il commento degli esperti
“Gli operatori sanitari oggi devono fornire ai pazienti le giuste informazioni per comprendere il loro rischio di fibrillazione atriale e adottare misure proattive di prevenzione”. Lo afferma Daniele Andreino, Direttore della Divisione di Cardiologia Universitaria e Imaging Cardiaco dell’IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano. “I cambiamenti nello stile di vita – spiega – come il movimento regolare e l’alimentazione equilibrata, svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la salute del cuore”.
Fonte : Sky Tg24