Francia, a Parigi la manifestazione di Rn per Le Pen. La leader: “Non mollerò”

Il Rassemblement National ha chiamato in piazza i sostenitori dopo la condanna della sua leader a 4 anni e la sentenza di ineleggibilità che la esclude dalle Presidenziali. Contromanifestazione, sempre nella capitale, di Mélenchon ed ecologisti. Nel sobborgo di Seine-Saint-Denis si sono radunati invece i centristi di Attal

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Il Rassemblement National (Rn) ha radunato oggi, 6 aprile, i suoi sostenitori a Parigi per una manifestazione in sostegno alla sua leader Marine Le Pen, condannata in primo grado a 4 anni per appropriazione indebita di fondi pubblici e dichiarata ineleggibile per 5 anni, con la conseguente esclusione dalle elezioni presidenziali. Nel pomeriggio Marine Le Pen è arrivata a piedi a Place Vauban, nel centro della capitale, dove si sono riuniti migliaia di sostenitori per protestare contro la sua condanna. “Non mollerò di un centimetro”, ha detto la leader di Rn ai suoi sostenitori. Nello stesso momento ha preso il via la manifestazione della sinistra a Place de la République, con Jean-Luc Mélenchon che tuona: “È l’ora della mobilitazione contro l’estrema destra, una forza immensa è pronta a respingere la vittimizzazione di Le Pen e del RN”. Sempre oggi il blocco di centro è stato chiamato a raccolta dall’ex premier Gabriel Attal nella periferia della capitale, a Seine-Saint-Denis.

Le Pen: “Calpestato il mio onore, non mi arrenderò”

“Questa decisione ha calpestato ciò che tengo più caro di ogni altra cosa: la mia gente, il mio Paese e il mio onore. Rassicurate tutti, non mi arrenderò”, ha detto Marine Le Pen intervenendo alla manifestazione di piazza. La leader del RN ha ringraziato i suoi sostenitori per “l’enorme spinta popolare a favore della democrazia e della legge”. Questa “decisione politica viola lo stato di diritto ma anche la democrazia. Quindi dovrei essere eliminata dalla vita democratica in nome di un presunto turbamento dell’ordine pubblico democratico, un concetto  semplicemente inventato per l’occasione”, ha aggiunto. “Per me è impossibile nascondere l’emozione nel vedervi qui e al nostro fianco in tutto il Paese – ha detto ancora – grazie di essere venuti per difendere ciò che questa decisione ha calpestato e a cui tengo sopra ogni cosa: il mio popolo, il mio Paese e il mio onore”.

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Le Pen contro i giudici

“È una caccia all’uomo politica”, sono state le parole di Marine Le Pen al raduno nel centro di Parigi. La leader di estrema destra ha lamentato di essere stata aggiunta ai “trofei di caccia” dei giudici: “Non esito a sottolineare la dimensione politica nel processo che ci viene fatto. Non si tratta di una sentenza giudiziaria. Si tratta di una sentenza politica!”, ha detto davanti a quelli che secondo il presidente del Rn, Jordan Bardella, sono 10.000 sostenitori. La stessa Le Pen ha affermato che 500.000 francesi hanno firmato la petizione che sostiene la sua candidatura alle presidenziali del 2027. Per la leader di estrema destra “la giustizia non può interferire nel modo in cui i funzionari eletti svolgono il loro mandato al servizio dei francesi finché non ci sono arricchimenti personali o corruzione. Né deve scegliere i candidati alle elezioni”. Denunciando poi il “gioco torbido” tra il sistema giudiziario e i media, Le Pen ha sottolineato che “noi non contestiamo la giustizia, ma chiediamo che questi abusi indegni della democrazia cessino. Lo ripeto ancora una volta: siamo noi i più ferventi sostenitori della democrazia e dello stato di diritto”.

Attal: “Se rubi poi paghi” 

“Se rubi, poi paghi!”, è stata invece la risposta a Le Pen del capo di Renaissance, Gabriel Attal, dal raduno dei macroniani a Saint-Denis, banlieue nord di Parigi. Attal ha ricordato che l’istruttoria sul reato che ha portato alla sentenza è durata 10 anni. “Marine Le Pen e il Rassemblement National – ha detto l’ex premier – sono stati riconosciuti colpevoli di essersi appropriati di milioni di euro delle nostre tasse”. Attal ha precisato che il suo gruppo non voterà la proposta di legge di Eric Ciotti, alleato di Marine Le Pen, di sopprimere la pena all’ineleggibilità automatica in caso di condanna. Sul paragone che la stessa leader di estrema destra ha fatto della sua situazione con quella dell’oppositore russo Alexei Navalny, ha poi affermato: “Signora Le Pen, lei non è Alexei Navalny. Lei è uno dei complici del suo boia”. Attal, che intende rilanciare il partito macroniano Reinassance, sta puntando tutto sulla manifestazione dei centristi da lui stesso lanciata. Ha invitato a Seine-Saint-Denis il presidente della formazione di centro-destra Horizons (Orizzonti), l’ex premier Édouard Philippe, e lo stesso Bayrou. Quest’ultimo, che è presidente del Movimento Democratico (MoDem), si è detto favorevole alla fusione del suo partito con Renaissance, la formazione nata dalle ceneri di En Marche! e di cui Attal è segretario generale.

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La gauche in piazza in difesa dei giudici 

Alcune migliaia di simpatizzanti della gauche francese hanno dato vita a una contro manifestazione per denunciare gli attacchi contro la giustizia. Decisi a farsi sentire sono arrivati “fino alla place Vauban”, dove c’era in contemporanea il raduno dei sostenitori di Marine Le Pen. “Marine, quando si sbaglia, si è puniti”, si leggeva su un manifesto mostrato dai dimostranti, che secondo gli organizzatori erano 15.000. La prefettura ha parlato di 3.000 persone. “Il Rn mostra il suo vero volto – ha detto il coordinatore de La France Insoumise (LFI), Manuel Bompard – quello di un partito pericoloso per la democrazia, che minaccia anche i giudici quando le decisioni non gli vanno bene”.

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Le tensioni in Francia

A due anni dalla fine naturale del mandato di Emmanuel Macron, il mondo politico francese ha subito un importante scossone dopo la condanna in primo grado di Le Pen, aggravata da uno scenario con crescenti tensioni internazionali e una latente crisi politica (vista la mancanza di una maggioranza nell’Assemblea nazionale e la riforma delle pensioni). La tre volte candidata all’Eliseo per Rn non ha intenzione di arrendersi, e mentre aspetta il verdetto della Corte d’Appello entro l’estate 2026, inizia a passare il testimone al presidente del suo partito, Jordan Bardella.

Le polemiche

“Non è né sano, né auspicabile” organizzare una manifestazione per protestare contro una decisione del tribunale, ha detto il premier François Bayrou a Le Parisien. Questa settimana Donald Trump e il suo vicepresidente JD Vance hanno espresso il loro sostegno a Le Pen: una mossa che Bayrou ha bollato come “interferenza”. Anche la sinistra si è scagliata contro la manifestazione di Rn, che è “contraria alla giustizia e allo Stato di diritto” secondo Marine Tondelier, segretaria nazionale degli Ecologisti, che ha lanciato un appello per la contromanifestazione a Place de la République. All’appuntamento si sono uniti anche La France Insoumise e Générations, ma non il Partito socialista e nemmeno quello comunista.

Il videocollegamento al Congresso della Lega

Le Pen, prima della manifestazione a Parigi, si collegata in mattinata con il Congresso della Lega. “La violenza di questa condanna è basata su una violazione per il fatto che noi contestavamo le istituzioni europee. Quindi si tratta di un esercizio della nostra sovranità e del diritto all’autodeterminazione. Ma la nostra lotta sarà come la tua, pacifica e democratica e l’esempio viene da Martin Luther King. Sono i diritti civili e civici a essere mesi in discussione, non siamo i sovranisti dei cittadini di Serie B” e quindi “dobbiamo essere trattati come cittadini di Serie A”, ha detto alla platea del Congresso, che l’ha applaudita: “Il vostro sostegno mi commuove ed emoziona”.

Matteo Salvini durante il Congresso Federale della Lega Il coraggio della Liberta alla Fortezza da Basso di Firenze 5 e 6 Aprile Firenze 05 Aprile 2025./// League leader Matteo Salvini during the Federal Congress of his party at the Fortezza da Basso in Florence, Italy, 06 April 2025. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

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Fonte : Sky Tg24