Alcaraz su Sinner prima dell’Atp Montecarlo: “Pressione per la sua assenza mi ha ucciso”

Nel media day del Masters 1000 di Montecarlo, Carlos Alcaraz spiega perché l’assenza di Sinner ha messo una particolare pressione alle prestazioni dello spagnolo in questi mesi: “Qualcuno pensava che, solo per il fatto che Jannik fosse fuori, io e Zverev avremmo dovuto vincere tutto. Tanti mi chiedevano di approfittare di questo periodo di assenza di Sinner per tornare in vetta. E questa pressione probabilmente mi ha ucciso, in qualche modo. Anche se Jannik non sta giocando, sono troppo lontano da lui e sulla terra non avrò chance di risalire”

MASTERS 1000 MONTECARLO, LA GUIDA COMPLETA

Sinner prepara il ritorno in campo dopo la sospensione di tre mesi in seguito all’accordo tra il numero 1 al mondo e la Wada (Agenzia mondiale antidoping) riguardo al caso Clostebol. Jannik rientrerà agli Internazionali di Roma (in programma dal 7 maggio), poi parteciperà all’Atp di Amburgo, prima di presentarsi la settimana successiva al Roland Garros. Eppure c’è chi ha continuato a soffrire il peso del suo talento nonostante la lontananza dai campi di tennis. “Qualcuno pensava che, solo per il fatto che Sinner fosse fuori, io e Zverev avremmo dovuto vincere tutto e giocare meglio di prima”, sottolinea Carlos Alcaraz nel media day del Masters 1000 di Montecarlo. “Questo non era e non è corretto. Anche perché c’è tanto equilibrio e in molti possono arrivare in fondo”. Il tennista spagnolo, attualmente numero 3 del ranking Atp alle spalle di Sinner (n° 1) e Zverev (n° 2) spiega perché l’assenza di Jannik non gli ha giovato. “Non sono sorpreso di non essere diventato di nuovo numero 1, anche se molte persone si aspettano che io vinca tutto. Tanti mi chiedevano di approfittare di questo periodo di assenza di Sinner per tornare in vetta. E questa pressione probabilmente mi ha ucciso, in qualche modo. Anche se Jannik non sta giocando, sono troppo lontano da lui e sulla terra non avrò chance di risalire. Semplicemente cercherò di dare il massimo”. Ma non sarà che la pausa potrà persino far bene, a Sinner? “Anche a me piacerebbe ogni tanto avere un mese di stop, senza fare niente – prosegue Alcaraz -. Giochiamo 11 mesi no stop, solo a volte c’è una settimana di pausa. Ma l’intensità che si richiede al nostro fisico è sempre eccessiva. Credo sia importante, alla fine della stagione, trovare più tempo per recuperare e per poter mostrare il nostro miglior tennis”.

Fonte : Sky Sport