Nella diocesi di Dipolog, nel sud del Paese, Chrisma Bangaoil insieme a un gruppo di volontari ha già costruito 12 piccole chiese nelle aree di montagna più isolate. “Non stiamo realizzando solo edifici; stiamo costruendo la fede in queste periferie”.
Manila (AsiaNews) – Da un paio d’anni una laica di una diocesi del Sud delle Filippine sta guidando la costruzione di nuove cappelle a basso costo e alla ristrutturazione di quelle vecchie con la collaborazione del clero locale e dei fedeli.
“Finora abbiamo costruito 12 nuove cappelle, senza contare quelle che abbiamo ristrutturato”, spiega ad AsiaNews Chrisma Bangaoil, catechista e volontaria presso la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria della diocesi di Dipolog, nella provincia di Zamboanga del Nord. Oltre ad essere madre e missionaria laica, lavora come assistente presso l’Università di Santo Tomas (UST), gestita dai Domenicani, a Manila, nelle Filippine.
L’ultima cappella in costruzione si trova nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, a Sindangan, nella diocesi di Dipolog. È la cappella di San Giovanni Maria Vianney, nel Sitio Suminugod. “Abbiamo visitato questo posto per la prima volta nel dicembre 2024 – racconta -. La comunità desiderava una cappella da molti anni. Sarà la più lontana della parrocchia: ci vogliono quasi tre ore per raggiungerla”.
L’équipe di Chrisma Bangaoil comprende un gruppo di sacerdoti, giovani e volontari laici delle aree locali. Alla domanda su quali siano le sfide che lei e il suo team devono affrontare cita i finanziamenti, ma – aggiunge – “di solito arrivano quando ne abbiamo bisogno. O ottengo progetti o lavori extra che mi danno risorse per finanziare il progetto, oppure un amico mi scrive all’improvviso e dice di voler aiutarci. Sono pochissime le occasioni in cui mi rivolgo a un amico o a un parente per chiedere il loro aiuto”, aggiunge.
“Un’altra sfida è il trasporto dei materiali per la costruzione della cappella. La cappella che stiamo costruendo adesso è a tre ore di auto su una strada impervia, difficile e pericolosa. È molto in alto sulle montagne”, spiega Chrisma Bangaoil.
Tutte le cappelle che lei e il suo team hanno costruito nella diocesi di Dipolog si trovano in parrocchie diverse. “È un lavoro duro costruire cappelle per le persone e per Dio”, commenta. “Non stiamo costruendo solo cappelle; stiamo costruendo la fede di comunità che vivono in montagne remote, alcune delle quali inaccessibili o prive di strade adeguate per la comunicazione e il trasporto”. Oltre a edificare, dice, “dobbiamo catechizzare la comunità. Forse rimarrò lì per un po’ durante le vacanze scolastiche. Le persone hanno una conoscenza molto limitata della fede. Vogliono imparare. So che ci vorrà del tempo”.
Chrisma Bangaoil è grata al vescovo locale, al clero e ai fedeli che sostengono e collaborano alla costruzione delle cappelle e della fede dei fedeli. In genere, la parrocchia costruisce cappelle per i cattolici che vivono nelle aree più remote e hanno difficoltà a recarsi alla chiesa principale per la Messa e a ricevere i sacramenti a causa di strade inaccessibili e di mezzi di trasporto limitati. Le cappelle fungono quindi da stazioni missionaria per la comunità cristiana che ha bisogno di nutrimento spirituale e di costruire comunità con speranza, carità e servizio.
Fonte : Asia