Israele prosegue la sua operazione di annessione territoriale della Striscia di Gaza. Dopo aver lanciato l’operazione “Potenza e spada” con l’obiettivo dichiarato di “costringere Hamas a fare marcia indietro” e conquistare “vaste aree” del territorio, le truppe israeliane sono entrate in un’area della Striscia di Gaza settentrionale per espandere quella che chiamano una zona di sicurezza attorno ai confini dell’enclave.
Lanciata una nuova offensiva di terra a est di Gaza City
L’esercito israeliano ha esteso l’operazione di terra nel nord della Striscia di Gaza e è ora operativo nel quartiere di Shejaiya, nell’est di Gaza City. Per i civili sono stati aperti dei corridoi per lasciare la zona “per la loro sicurezza”.
Israele ha diramato avvisi di evacuazione nella zona interessata dalla nuova operazione di terra e centinaia di civili hanno lasciato le loro abitazioni, alcuni trasportando i propri averi a piedi, altri su carretti trainati da asini, biciclette o furgoni. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva affermato mercoledì che l’Idf avrebbe rafforzato la sua presenza militare all’interno della Striscia per “distruggere e bonificare l’area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche”. L’operazione avrebbe “sequestrato vaste aree che saranno incorporate nelle zone di sicurezza israeliane”, ha affermato, senza specificare quanto territorio. Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che l’esercito sta dividendo Gaza e “confiscando territorio” per costringere Hamas a liberare i restanti ostaggi israeliani catturati nell’attacco del 7 ottobre 2023.
Negli ultimi giorni, centinaia di migliaia di palestinesi sono fuggiti dalle loro case, dando vita a uno degli esodi di massa più grandi della guerra, mentre le forze israeliane hanno intensificato il controllo sul territorio. Nel sud della Striscia di Gaza, le truppe israeliane stanno consolidando la loro posizione attorno alle rovine della città di Rafah.
Israele non ha ancora fornito una spiegazione completa riguardo l’obiettivo a lungo termine delle aree che sta ora occupando, designandole come zone di sicurezza. I residenti di Gaza ritengono che lo scopo finale sia quello di depopolare permanentemente ampie zone di terra, comprese alcune delle ultime terre agricole e infrastrutture idriche della Striscia. I palestinesi sono convinti che l’obiettivo finale di Israele sia quello di spostare permanentemente la popolazione di Gaza, in linea con un piano annunciato dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che prevedeva la trasformazione dell’enclave in una località turistica sotto il controllo americano. Israele, dal canto suo, sostiene che incoraggerebbe i palestinesi che desiderano lasciare Gaza a farlo volontariamente.
Almeno 30 morti nel bombardamento israeliano su una scuola
Nel frattempo non si fermano i bombardamenti sulla Striscia. Le autorità sanitarie di Gaza hanno dichiarato che le forze israeliane hanno ucciso 27 palestinesi in un attacco aereo sulla scuola Dar al-Arqam, nel distretto nord-orientale di Tuffah, nella città di Gaza, che fungeva da rifugio per 2000 persone sfollate. Decine di persone sono rimaste ferite nel bombardamento, ma il bilancio dell’attacco potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. L’esercito israeliano ha affermato che l’edificio scolastico sarebbe stato utilizzato come centro di comando e controllo dai militanti di Hamas e hanno accusato i combattenti di usare deliberatamente infrastrutture civili come basi per le loro operazioni militari. Hamas nega di operare tra i civili.
This us Dar al Arqam School.. It was turned to a displacement camp hosting more than 2,000 displaced persons!
This what Israeli occupation did with it.. pic.twitter.com/LRmafTBiTe
— Motasem A Dalloul (@AbujomaaGaza) April 4, 2025
Le operazioni israeliane sono riprese il 18 marzo, dopo una tregua durata due mesi. I ministri israeliani hanno dichiarato che l’operazione proseguirà fino al rilascio dei 59 ostaggi ancora detenuti a Gaza. Hamas ha affermato che libererà gli ostaggi solo in cambio di un accordo che ponga fine definitivamente alla guerra.
Il bilancio delle vittime palestinesi, che già ha superato la soglia dei 50,500 vittime, si aggrava ulteriormente. Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha segnalato l’uccisione di altre 97 persone in attacchi israeliani nelle ultime 24 ore.
Fonte : Today