Il Dna maschile trovato sui frammenti di due unghie di Chiara Poggi sarebbe “perfettamente sovrapponibile” con quello che la difesa di Alberto Stasi attribuisce ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, nuovamente indagato per la morte della ventiseienne. È quanto riferisce l’agenzia Adnkronos che rivela le conclusioni del genetista Carlo Previderé, incaricato dalla Procura di Pavia di analizzare la traccia genetica che potrebbe ‘riaprire’ il caso sul delitto del 13 agosto 2007.
Nella sua consulenza di 60 pagine l’esperto svela come dall’analisi “dei numerosi reperti”, consegnati dai carabinieri di Milano “sono emersi cinque differenti aplotipi Y (cioè Dna, ndr.), riconducibili a cinque differenti linee maschili”. In particolare, le tracce genetiche sono state trovate sul quinto dito della mano destra e sul primo e quarto della mano sinistra. Uno dei cinque aplotipi ottenuti “è risultato perfettamente sovrapponibile a quello identificato come Ct28112016 nella consulenza del dottor Fabbri”, ovvero l’ex consulente della difesa di Alberto Stasi che attribuì a Sempio il Dna trovato sui margini delle unghie di Chiara Poggi.
La consulenza non è però recente, ma riporta la data del 5 febbraio 2024, il che indica che le indagini per una riapertura del caso di Garlasco sono iniziate da diversi mesi. Nel fascicolo c’è anche l’elenco dei reperti su cui la Procura chiede approfondimenti genetici.
Il nuovo incidente probatorio
Le indagini proseguono. Il prossimo 9 aprile verranno conferiti gli incarichi ai consulenti per un nuovo incidente probatorio che comprenderà la comparazione del Dna trovato sui margini delle unghie di Chiara Poggi con quello di Andrea Sempio e di tutti gli uomini che frequentavano casa Poggi. Saranno sottoposte a nuove analisi anche tutte le impronte trovate nella villetta. Il gip di Pavia Daniela Garlaschelli ha nominato come perito Emiliano Giardina, professore di Genetica medica, già noto per essersi occupato di altri casi mediatici come l’omicidio di Yara Gambirasio
Fonte : Today