Codice della strada, troppe patenti ritirate e sospese, ma gli incidenti calano di poco. E le prefetture non riescono a gestire il carico

Ancora non ci siamo. Con il nuovo codice della strada, aumento record di ritiri della patente di guida (cresciuti addirittura del 73%): non calano, però, altrettanto rapidamente gli incidenti stradali. O, quantomeno, non in tutte le città di Italia. A tre mesi dalla controversa riforma, fortemente voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini ed entrata in vigore il 14 dicembre 2024, questo è il primo bilancio sulla base dei dati della polizia stradale, analizzati dal Sole 24 Ore.

Ritiri e sospensioni patenti, i numeri

Gli interventi delle forze dell’ordine sono decisamente cresciuti, dal Nord al Sud Italia: tra metà dicembre 2024 e metà marzo 2025, le patenti ritirate per sospensione o revoca sono state ben 16.432, contro le 10.620 dello stesso periodo dell’anno precedente. Un aumento che va attribuito principalmente a due misure introdotte con la riforma del codice della strada: le sanzioni più severe per chi usa il cellulare al volante e le cosiddette sospensioni brevi, sanzioni che sospendono la patente dai 7 ai 15 giorni per alcune infrazioni, a seconda del numero di punti che il guidatore ha sul documento.

Non in tutte le città d’Italia, però, per il risultato è lo stesso: in testa al gruppo di chi ha inasprito controlli e sanzioni ci sono Milano, con 647 ritiri contro i soli 183 dell’anno precedente (+253,6 per cento a due mesi e mezzo dalla riforma), seguita da Bari, con 103 ritiri contro i 34 dell’anno precedente (+202,9 per cento) e  Palermo, con 267 ritiri contro gli 85 dell’anno precedente (+214,1 per cento). Poi Torino, con 546 ritiri contro i 160 dell’anno precedente (+241,3 per cento),  Roma, dove dal 1° gennaio al 20 marzo 2025 sono state ritirate 530 patenti contro le 300 dell’anno precedente (+76,7 per cento). Ancora, Firenze da 124 a 174 (+40%), Genova, dai 366 atti trasmessi alla prefettura tra il 1 gennaio e il 26 marzo 2024 ai 746 del periodo 1 gennaio – 26 marzo 2025.

Il perché della riforma Salvini

La riforma Salvini del codice della strada era nata dall’allarme per la mortalità stradale in Italia: nel 2023 le vittime di incidenti stradali sono state oltre 3.000, posizionando l’Italia al fondo della classifica dei paesi dell’Unione europea. Un primato che imponeva un intervento.

Patenti ritirate e sospese ma gli incidenti calano di poco

Ma che efficacia hanno avuto le sanzioni, che stanno peraltro mettendo a dura prova gli uffici comunali di tutta Italia con un carico amministrativo non indifferente, sugli incidenti stradali? Per ora sono sì diminuiti, ma non in modo deciso. Non solo: i dati non sono omogenei nelle città d’Italia e, soprattutto, sembrano essere in linea con la tendenza complessiva in atto negli ultimi anni.

Secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, in questi primi tre mesi del 2025 si sono registrati 11.568 incidenti, con un calo del 5,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre rispetto allo stesso periodo del 2023 gli incidenti sono diminuiti dell’1,6 per cento. Le città con i risultati più visibili sono Napoli (-25,5 per cento), Firenze (-20,7 per cento), Bologna (-13,8 per cento) dove, però, occorre considerare anche il progetto “Città 30”, voluto dalla giunta di centrosinistra, che ha introdotto il limite dei 30 chilometri orari nelle maggiori strade. Un progetto, peraltro, fortemente osteggiato dallo stesso Salvini. Segue Roma (-6,4 per cento).

Fonte : Wired