Giornata mondiale del backup: le buone abitudini per proteggere e non perdere i dati

Una giornata dedicata alla protezione dei dati online e alla sensibilizzazione sulla sicurezza informatica: è il Il World Backup Day, che si celebra ogni anno il 31 marzo dal 2011. Una data simbolica, scelta non caso alla vigilia del primo giorno di aprile – il giorno dei Pesci d’aprile, in inglese “April Fools” , per ricordare che solo i fools, ovvero i “pazzi” non danno importanza al salvataggio di tutti i dati personali. Un reminder quindi per mettere in sicurezza i propri dati online dalle possibili (e frequenti) minacce o cyber attacchi: una procedura che, con il boom dello smart working post pandemia, è diventata sempre più essenziale per le aziende e gli utenti in genere. 

Il 68% delle intrusioni per errore umano

Ogni ambiente informatico può essere oggetto di perdita di dati, che si tratti di contenuti personali o relativi al lavoro. Per questo cresce la necessità del ‘backup’ dei dati, la buona norma di salvare diverse copie da utilizzare in caso di problemi o di violazioni. Lo fa l’87% delle persone, ma il 68% delle intrusioni resta ancora imputabile ad errore umano. “Il backup non è un optional, ma una garanzia di sopravvivenza aziendale”, spiega Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico di Clusit, in occasione del World Backup Day,. Proprio secondo i dati del Rapporto 2025 del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, in Italia nel 2024 si è concentrato il 10% degli attacchi cyber globali, con incidenti cresciuti del 15% rispetto all’anno precedente e il 53% di essi è stato classificato come “grave”, dato di poco superiore alla media globale (50%). Stando ad una ricerca condotta su oltre 6 mila persone da Western Digital, l’87% delle persone già esegue il backup per proteggere i dati personali principalmente per paura di perdere i file (83%), liberare spazio sul dispositivo (67%) e proteggersi dalle minacce informatiche (42%). Eppure c’è ancora chi non esegue una copia perché ritiene di non averne bisogno (36%), di  non voler occupare spazio di archiviazione (30%), di non avere tempo da perdere (29%) o di non sapere come fare (23%).
In occasione del World Backup Day l’azienda specializzata in sicurezza informatica  Kaspersky offre alcuni consigli pratici su come adottare buone abitudini digitali per garantire la sicurezza dei propri backup.

Fare la scelta giusta

La prima domanda da porsi è: a cosa serve esattamente il backup? La risposta può sembrare semplice e ovvia: più copie di backup si fanno, meglio è. Eseguire il backup di documenti di lavoro, foto di famiglia, informazioni finanziarie, documenti sanitari, login e password, e persino contenuti condivisi su messanger, utilizzando metodi di archiviazione affidabili è una pratica molto importante.
Sono diverse le ragioni per cui si consiglia di effettuare una copia del maggior numero di dati possibile. Prima di tutto, il dispositivo in cui sono memorizzate le informazioni può essere semplicemente perso, rubato o danneggiato. Come riporta la South Western Railway, ogni giorno vengono smarriti almeno 5 smartphone sulla sua rete, ovvero quasi 1800 dispositivi all’anno. Ma nella vita di tutti i giorni è quasi impossibile (e talvolta inutile) fare il backup totale. I nostri dispositivi contengono molti gigabyte di informazioni, per la maggior parte dei casi senza alcun valore. Di conseguenza, la creazione di archivi di backup di tale portata richiede tempo e denaro. Il consiglio principale di Kaspersky è quello di classificare correttamente i dati di cui si vuole fare il backup, ordinandoli in base alla loro rilevanza, ricorrenza e le possibilità di ripristino. Nel caso in cui un file, una registrazione o una password risultino datati o possono essere sostituito da una versione più recente, il backup si può tranquillamente ignorare. Se invece si tratta di informazioni nuove o molto importanti, il backup è necessario e, preferibilmente, dovrebbe essere effettuato in più copie.

L’arte del backup

La fase successiva alla prevenzione della perdita di dati consiste nell’individuare il metodo di backup più adatto alle proprie esigenze. Ovviamente, la scelta dipende da diversi fattori, come dalla tipologia di dati, di dispositivi, il prezzo, le preferenze e le abitudini personali dell’utente.
Le opzioni di backup più diffuse sono generalmente i servizi di cloud o di archiviazione esterna. Entrambi i metodi hanno pro e contro. Ad esempio, i servizi cloud permettono di accedere istantaneamente alle informazioni ovunque ci si trovi, ma richiedono il pagamento di abbonamenti periodici. Allo stesso tempo, i dischi rigidi esterni sono archivi affidabili che richiedono un solo pagamento, ma l’accesso alle informazioni su questi dispositivi è possibile solo quando sono a portata di mano. Il cloud storage è quindi considerato l’opzione perfetta per archiviare file e foto che devono essere sempre accessibili in pochi clic, mentre i servizi di archiviazione esterna sono adatti per archivi di dati e file di grandi dimensioni, come film o video che vengono utilizzati sporadicamente. In generale, le statistiche dimostrano che oggi la maggior parte delle persone sceglie la tecnologia cloud come opzione di archiviazione principale. Alcuni dati sensibili, come password, documenti d’identità o dettagli finanziari, richiedono metodi di archiviazione ancora più sicuri. 
Quando si scelgono le soluzioni di backup e di archiviazione, Kaspersky consiglia di prendere in considerazione ogni aspetto. Per far sì che il backup diventi una vera e propria consuetudine, il metodo non deve essere solo affidabile ed efficace, ma anche adatto e conveniente per l’utente.

Protezione avanzata

Il backup manuale potrebbe non bastare per proteggere i propri dati da eventuali perdite. La Giornata Mondiale del Backup è l’occasione giusta per ricordare a tutti che i propri dati potrebbero essere a rischio e che è importante adottare alcune misure proattive per proteggerli. Kaspersky offre alcuni suggerimenti utili per proteggere i dati in modo efficace: seguire la regola del 3-2-1. Una delle strategie di backup più diffuse consiste nell’avere almeno 3 copie dei dati importanti, memorizzandole su 2 tipi di archiviazione diversi e realizzando almeno una copia esterna (su cloud o in un luogo fisico esterno).

Impostare backup automatici

La maggior parte dei dispositivi e dei servizi dispone di una funzione di backup preinstallata, che crea automaticamente una copia di sicurezza se ci si dimentica di farla in tempo. Utilizzare una soluzione di sicurezza affidabile per una protezione digitale completa e dotata di uno specifico sistema anti-ransomware. Eseguire controlli regolarmente e testare l’effettiva operatività dei backup in modo di rivelare in tempo eventuali problemi e risolverli.

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Fonte : Sky Tg24