AGI – Valeria ha solo 22 anni e un viso ancora da ragazzina, ma è una vera e propria star del mondo social. Approdata sul web da giovanissima, oggi ha 3 milioni di follower su Tik Tok, 1,3 milioni su Instragram e 790.000 iscritti al suo canale YouTube. Dentro il suo passato si nasconde però un grumo di dolore, quello che lei chiama “un mostro che generava brutti pensieri”. È il 2016 e Valeria ha poco più di 13 anni. Da un po’ non sta bene, e le viene diagnosticata una forma grave di anoressia nervosa. Quando i medici decidono di ricoverarla è arrivata a pesare 36 chili e a sopravvivere con una frequenza cardiaca di 38 battiti.
“Quando mi sono ammalata – dice – non ero davvero consapevole di cosa stesse accadendo. Rispondevo sempre ‘va tutto bene’. E invece non andava tutto bene: dentro avevo quel mostro che mi faceva fare cose non razionali”.
Dal quel “buco nero” la bionda influencer originaria della Svizzera Italiana è riuscita a risalire. E oggi è diventata testimone e “facilitatore” di percorsi che possono aiutare tanti adolescenti a salvarsi da una forma di patologia la cui incidenza secondo i dati del Ministero della Salute è cresciuta del 30 per cento in poco tempo. Questa mattina a Novara, Valeria ha partecipato all’evento conclusivo di “The Image Dilemma”, un progetto di cinque incontri di sensibilizzazione realizzato dall’associazione romana Animenta, che dal 2021 si occupa dei DCA e che grazie al supporto di Fondazione De Agostini e Fondazione Comunità Novarese è approdato in una scuola novarese, non a caso l’istituto professionale alberghiero “Ravizza”, che ha nel cibo il suo focus principale. “Ho rischiato la vita – racconta Valeria – che oggi è la cosa più bella che ho”.
Della sua storia Valeria ha parlato soprattutto in un libro, “Per rinascere”, uscito nel 2021 da Rizzoli. E ne ha parlato con i ragazzi della scuola, “perché – dice – è necessario aiutare le persone a comprendere la profondità del disagio, ad andare oltre l’idea che l’anoressia nasca da un semplice capriccio estetico”.
Fonte : Agi