Sono oltre 6,8 miliardi le persone che nel mondo hanno uno smartphone. Tra i primi 20 Paesi per numero di utenti, l’Italia si colloca al 17° posto con il 90 per cento della popolazione connesso a Internet. Secondo il rapporto Digital 2025 di We are social, gli italiani trascorrono in media 6 ore a giorno online, di cui 1 ora e 48 minuti al giorno trascorsi in media sulle piattaforme. La crescente diffusione a livello planetario dell’uso del telefono cellulare nel corso degli ultimi tre decenni ha provocato non poche preoccupazioni nel mondo scientifico per i possibili effetti che questi dispositivi hanno sulla salute fisica e mentale.
Studi hanno infatti dimostrato che un utilizzo massiccio dello smartphone può provocare una ridotta capacità di attenzione e concentrazione, un controllo ridotto dell’emotività ed impulsività, oltre a rallentare la memoria a breve termine, compromettere la qualità del sonno, danneggiare la vista e provocare dolori articolari e muscolari, specialmente a collo e spalle. Negli adolescenti e preadolescenti, infine, può causare dipendenza e isolamento. Un nuovo studio, guidato dai ricercatori dell’Università della British Columbia (Canada), ha voluto scoprire cosa accade al nostro cervello se si disattiva Internet dal proprio telefonino per due settimane, e scoperto che questa semplice azione può invertire di 10 anni l’età del proprio cervello. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista PNAS Nexus.
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato 467 persone con un’età media di 32 anni, e chiesto loro di scaricare un’app, chiamata Freedom App, che bloccava l’accesso a internet o connessioni Wi-Fi, inclusi browser e social media, consentendo solo chiamate e messaggi di testo per due settimane. I ricercatori hanno inoltre chiesto loro di compilare questionari ed effettuare test per valutare la loro attenzione, funzionalità cerebrale e benessere mentale, all’inizio, a metà dell’esperimento e alla fine delle quatto settimane.
In queste due settimane il tempo trascorso davanti allo schermo si è quasi dimezzato: è sceso da cinque ore e 14 minuti a due ore e 41 minuti al giorno in media. Quando i partecipanti sono tornati ad avere libero accesso a Internet, due settimane dopo, il tempo di navigazione è risalito a 265 minuti, sebbene questo sia sceso del 15 per cento al di sotto dei livelli precedenti l’esperimento.
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Disattivare Internet inverte il declino cognitivo
Dopo due settimane dell’inizio dell’esperimento l’attenzione sostenuta, ovvero la capacità di concentrarsi su un argomento, era migliorata a tal punto da diventare come quella di una persona di 10 anni più giovane. Un beneficio che sembrava aumentare nel tempo. Il 90 per cento dei soggetti ha inoltre segnalato miglioramenti nella propria salute mentale, in misura maggiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe assumendo antidepressivi per due settimane.
I partecipanti infine hanno affermato di aver riscontrato miglioramenti nel loro benessere personale e nel senso di soddisfazione della vita. “Nonostante i numerosi vantaggi offerti da Internet mobile, ridurre la connessione costante al mondo digitale può avere grandi effetti positivi”, hanno affermato i ricercatori.
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Meno Internet, più tempo da dedicare a hobby e amicizia
Secondo i ricercatori, il cambiamento nel cervello è probabilmente dovuto a come è cambiato il modo in cui le persone trascorrono il loro tempo: disattivando Internet i partecipanti hanno trascorso meno tempo navigando sul web e più tempo in compagnia di altre persone, facendo esercizio fisico e stando nella natura.
“Bloccando l’accesso a Internet per due settimane – hanno affermato i ricercatori – i partecipanti hanno aumentato il tempo trascorso nel mondo offline. Vale a dire dedicarsi agli hobby, parlare con le persone faccia a faccia o trascorrere tempo nella natura. I partecipanti, inoltre hanno dormito di più, si sono sentiti più connessi socialmente e hanno sentito di avere più controllo sulle proprie decisioni”. “Questi risultati – hanno concluso i ricercatori – suggeriscono che la connessione costante al mondo online ha un costo, poiché il funzionamento psicologico migliora quando questa connessione si riduce”.
Fonte : Today