È vero che Zelensky si sta preparando al voto?

Volodymyr Zelensky potrebbe organizzare presto le elezioni presidenziali, probabilmente già entro la prossima estate. Il presidente ucraino, in una riunione della scorsa settimana, avrebbe dato istruzioni di organizzare le elezioni dopo un cessate il fuoco completo, che gli Usa sperano di poter imporre entro Pasqua. È quanto scrive l’Economist, secondo cui maggiori segnali in questo senso arriveranno intorno al 5 maggio, termine ultimo per un voto parlamentare per estendere la legge marziale, che scade l’8 maggio. L’annullamento della legge marziale sarebbe un primo passo necessario per avviare un processo elettorale. Zelensky ha ripetuto più volte che non sarebbe stato possibile organizzare una consultazione nel bel mezzo della guerra, con i soldati al fronte e migliaia di ucraini ancora rifugiati all’estero.

Ecco perché Zelensky avrebbe cambiato idea

Secondo la ricostruzione dell’Economist, per mesi il presidente ucraino ha dovuto resistere alle bordate del presidente russo Putin sulla mancanza di legittimità e la paura di tornare al voto. Argomenti fatti propri anche da Donald Trump, che lo ha attaccato su questo aspetto in diverse occasioni, quando lo ha persino definito un “dittatore” (salvo poi negare questa affermazione qualche giorno dopo). Ma paradossalmente, lo scontro durissimo con il presidente americano ha fatto impennare il sostegno degli ucraini per il loro presidente, prima in caduta. E questo, insieme alle pur incerte prospettive di una tregua, avrebbe contribuito a far cambiare idea a Zelensky e cercare subito un secondo mandato. 

Sui tempi, le fonti dell’Economist non sono concordi, ma secondo la maggioranza, Zelensky punta all’estate. La legge richiede almeno 60 giorni per la campagna elettorale, quindi la prima possibilità sarebbe all’inizio di luglio. Altre fonti ipotizzano che la campagna elettorale dovrebbe durare invece tre mesi, il tempo necessario a riscrivere le liste elettorali nel bel mezzo della guerra. Per l’Economist, Zelensky cercherà di cogliere alla sprovvista i rivali con le elezioni di luglio, sperando che un calendario breve gli permetta di correre senza opposizione. 

Le difficoltà delle elezioni durante la guerra

Ma le incognite sono dietro l’angolo. Innanzitutto, una pesante e prevedibile propaganda russa nella campagna elettorale ucraina. Poi le non secondarie complicazioni logistiche per far votare per milioni di elettori all’estero, in trincea o nelle regioni occupate dalla Russia. Una soluzione potrebbe essere utilizzare l’app per smartphone Diia, apprezzata dal governo. Ma questo solleverebbe dubbi di trasparenza.
Qualsiasi cambiamento poi significherebbe modificare la costituzione, con una maggioranza di due terzi in parlamento. Operazione complicata visto che i partiti di opposizione sono contrari al voto in tempo di guerra.

Fonte : Today