Le prossime campagne pubblicitarie di H&M sui social media vedranno come protagonisti trenta gemelli digitali di modelli umani. L’azienda di abbigliamento svedese ha annunciato che utilizzerà l’intelligenza artificiale (AI) per creare repliche digitali di alcuni dei suoi testimonial, con l’obiettivo di ottimizzare i processi creativi e le strategie di marketing. La notizia ha sollevato preoccupazioni legate al possibile impatto della tecnologia sulle varie professioni dell’industria della moda.
I gemelli digitali di H&M
Il processo di clonazione digitale prevede l’acquisizione di numerose immagini – sia statiche che in movimento e da diverse angolazioni – dei modelli coinvolti. I sistemi di intelligenza artificiale analizzeranno poi i dati raccolti per imparare a prevedere espressioni e gesti umani, in modo da garantire una riproduzione accurata. Il progetto di H&M, sviluppato in collaborazione con la società tecnologica Uncut, dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno.
Jörgen Andersson, direttore creativo di H&M, ha dichiarato al sito Business of Fashion che l’azienda considera l’iniziativa “come un modo per guidare una discussione che tenga conto degli interessi dei modelli, delle agenzie e dell’industria della moda in generale”, pur riconoscendo che non è ancora possibile determinare le ripercussioni dell’AI sul futuro del settore e che H&M ha intenzione di mantenere “un approccio umano-centrico”.
L’azienda ha reso noto che i modelli manterranno i diritti sulle loro repliche digitali. Stando al brand, avranno quindi la possibilità di stabilire a quali condizioni H&M potrà utilizzare la loro immagine e addirittura concedere l’uso dei propri gemelli digitali ad altre aziende. Inizialmente, le repliche AI saranno sfruttate a fini promozionali sui social media, con filigrane a indicarne l’origine “artificiale”.
Le due facce della strategia di H&M
H&M non ha rivelato i dettagli relativi al costo del progetto o sui compensi che percepiranno i modelli. La nuova strategia potrebbe però contribuire a migliorare i risultati finanziari dell’azienda in un contesto di vendite inferiori alle attese.
Fonte : Wired