Elon Musk e Adolescence, come l’imprenditore sta spargendo disinformazione sulla serie

Cosa c’entra Elon Musk con Adolescence? Dopo la prima ondata di entusiasmo che l’ha portato al successo in tutto il mondo, la serie Netflix dei record è ora inevitabilmente al centro di numerosi dibattiti che cercano anche di sfruttare i suoi temi a livello politico. Era prevedibile, in effetti, che una storia del genere, che tratta della violenza sulle donne e dell’espandersi tra i giovani uomini di una cultura misogina e aggressiva spesso alimentata da gruppi di pensiero radicali che fioriscono sul web, avrebbe fatto discutere e soprattutto sarebbe risultata ancora una volta divisiva. Non è un caso poi che il tema della serie stessa sia oggetto in questi ultimi giorni di una disinformazione politicizzata. Ci si è messo anche lo stesso Elon Musk che, in mezzo alla sua fitta agenda legata alla Casa Bianca e a Trump, ha trovato il tempo di condividere ai suoi 219 milioni di follower su X/Twitter, piattaforma di sua proprietà, un post in cui si insinua che i creatori della serie abbiano modificato l’identità razziale del protagonista.

Elon Musk e Adolescence

Secondo il post in questione, Adolescence sarebbe “basata su casi reali come l’omicidio di Southport”, ovvero il brutale attacco con un coltello avvenuto lo scorso luglio nel Regno Unito da parte di un diciassettenne nato a Cardiff da una famiglia cristiana di origini ruandesi, risultato nella morte di tre bambini e nel ferimento di altri dieci. Ma in questo caso la serie Netflix avrebbe “race swapped”, cioè modificato l’identità etnica del perpetratore trasformandolo da un immigrato nero a un ragazzino bianco “radicalizzato dal movimento Red Pill”. Quindi si tratterebbe in sostanza di un “absolute state of anti-white propaganda”, una propaganda contro i bianchi.

Musk riguardo a Adolescence ha ripostato il contenuto senza aggiungere nulla se non la parola “Wow”. A scriverlo è stato Ian Miles Cheong, un cittadino malese che vive nel paese asiatico, quindi né bianco né americano ma noto per le sue posizioni vicine all’alt-right americana, contro il pensiero woke e anche coinvolto nel cosiddetto Gamer Gate del 2014, quando fu scatenata una campagna d’odio su Reddit rivolta in particolare alle donne attive nell’industria dei videogiochi.

Fonte : Wired