Allergie stagionali, guida per affrontarle e alleviare i sintomi

I colpevoli delle allergie stagionali sono tanti e ben diversificati. Oleaceae, betulaceae, graminacee, urticaceae, fagaceae, cupressaceae. La botanica, di questi tempi, piace poco a chi è in lotta con le allergie stagionali, fastidioso affare primaverile-estivo (per lo più) per circa il 10-20% della popolazione europea, secondo alcune stime. Fino al 30%, addirittura 40% secondo altri. In ogni caso, tante, tantissime persone, non solo in campagna ma anche in città, dove complici cambiamento climatico e inquinamento le allergie rischiano di essere ancora peggiori. Come difendersi?

Che cosa sono le allergie stagionali

Partiamo dall’inizio: cosa si intende per allergie stagionali? Ci si riferisce a tutte quelle manifestazioni – dal naso che cola, agli starnuti, alle eruzioni cutanee, alle rinite, agli occhi gonfi e arrossati, ad attacchi di asma – dovute a un’allergia, quindi a una esagerata risposta del nostro sistema immunitario contro sostanze note come gli allergeni. Quando gli allergeni a loro volta mostrano una stagionalità si parla di allergie stagionali: i pollini delle piante, con le loro proteine allergeniche, sono responsabili di questi malesseri. Tuttavia, ormai da tempo, le allergie stagionali, perdonate il gioco di parole, non conoscono più tanto bene le stagioni, almeno quelle canoniche che avevamo imparato: la primavera e l’estate. Diversi esperti del campo infatti da anni hanno evidenziato uno stiramento delle stagioni allergiche, complici inquinamento e cambiamenti climatici (ci torneremo). Ma non solo. La definizione di stagionalità o meno delle allergie è ben più complessa.

Non ci sono più le (mezze) stagioni e quindi le allergie stagionali

Lo ha ricordato bene, giusto poco tempo fa, la pubblicazione di una review sulla rivista della World Allergy Organization, a prima firma dell’italiano Gennaro D’Amato dell’Università di Napoli Federico II. La questione è questa, scrivevano gli esperti: le allergie stagionali sono così chiamate per distinguerle da altre riniti allergiche che possono manifestarsi durante tutto l’anno e causate, per esempio, da acari o muffe. Però stagionali e perenni a volte si scambiano di posto: alcuni pollini sono sempre presenti, o quanto meno si allungano ben oltre una stagione, complici i cambiamenti climatici che, soprattutto con l’aumento delle temperature hanno esteso la durata della stagione dei pollini. Di quanto? Secondo l’European Climate and Health Observatory circa un giorno per anno. Di contro le riniti allergiche perenni, ricordano Gennaro D’Amato e colleghi, non è affatto detto che siano un fastidio davvero perenne: chi ne soffre manifesta solo per alcuni periodi i sintomi. A mescolare le carte anche il fatto che i soggetti allergici a volte sono sensibilizzati verso allergeni diversi, sperimentando diverse stagioni di fastidi. Altri fattori legati ai cambiamenti climatici, come eventi estremi ed emissioni, rischiano di aumentare la concentrazione dei pollini peggiorando le allergie.

Le città nemiche delle allergie stagionali

Le città sono degli hotspot per i soggetti allergici. Non solo perché ospitano moltissime delle piante ed erbe responsabili delle allergie stagionali – dagli ulivi, alle betulle, ai platani e alle infestanti artemisia, ambrosia e parietaria, come vi abbiamo raccontato in passato – ma anche perché le condizioni urbane peggiorano questi fastidi. “L’urbanizzazione e lo smog potenziano l’effetto allergizzante dei pollini, aumentando il rischio di sviluppare allergie anche in chi non ne ha mai sofferto prima – spiegava nei giorni scorsi Vincenzo Patella, Presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaic) rilanciando insiema ad Assosalute una serie di consigli utili per tutti gli allergici – In generale, infatti, l’ambiente pesa per il 70%, la genetica solo per il 30%: ciò significa che una persona predisposta potrebbe non sviluppare allergie se non viene esposta ai fattori scatenanti come smog, acari, muffe o peli di animali. In questo senso chi si trasferisce in una nuova città può sviluppare allergie a cui prima era immune, come dimostrano gli studi sulla medicina della migrazione”. Effetti simili sono quelli legati alla conquista, favorita più o meno direttamente dalle attività umane, di nuove specie ricche di pollini allergenici, rimarca l’European Climate and Health Observatory.

Come sopravvivere alle allergie stagionali

I rimedi raccomandati contro le riniti allergiche possono essere diversi e hanno a che fare tanto con strategie di comportamento che con farmaci. In rete si può trovare di tutto, con proposte che però in alcuni casi non hanno una solida base scientifica, vedo dall’uso del miele che dovrebbe immunizzare contro i pollini all’uso di un ozonizzatore per ripulire l’aria (qui vi un ripassino sui principali miti che circolano sulle allergie stagionali). Le strategie farmacologiche che funzionano hanno a che fare invece con antistaminici, sia topici che sistemici, eventualmente abbinati a corticosteroidi, ricordano da Assosalute, e l’immunoterapia. In questo caso si utilizzano vaccini antiallergici, che consistono nell’esposizione – per mesi ed anni – a piccole dosi dell’allergene incriminato, per indurre una sorta di tolleranza nella persona, riassume l’Iss.

Anche quello che si fa tutti i giorni ha un peso nella esacerbare o meno i sintomi, ricordano ancora Patella e Assosalute: una dieta variegata, con un’attenta lettura delle etichette per intercettare possibili rischi di reazioni allergiche crociate e un’esposizione controllata ai pollini sono fondamentali. Questo significa conoscere i luoghi battuti e il rischio di pollini correlato: le previsioni sull’abbondanza dei pollini della propria area sono ormai alla portata anche dei principali servizi meteo, e l’Ispra offre una raccolta di calendari e previsioni per l’abbondanza dei diversi pollini. Non guasta infine prestare una certa attenzione all’igiene in casa. Le pulizie di primavera possono essere l’occasione giusta per disfarsi di muffe ed altri allergeni che si accumulano all’interno che possono peggiorare anche le allergie stagionali, consigliano dalla American College of Allergy, Asthma and Immunology (Acaai). Senza esagerare con i detergenti, che possono irritare le vie aeree.

Fonte : Wired