Vedetta 2 Mondialpol, una delle aziende italiane leader nel settore della vigilanza privata, ha lanciato un nuovo servizio che, con l’ausilio di droni controllati a distanza, è in grado di pattugliare di giorno e di notte vaste aree. Come funziona e quali sono i vantaggi? Abbiamo osservato un drone in azione e visitato una delle centrali operative del gruppo
Possono volare fino a 120 metri di altezza. Possono identificare dall’alto persone, targhe, oggetti. Si muovono di giorno e di notte in maniera sicura. E vengono controllati da centinaia di kilometri di distanza. Sono i droni utilizzati nel nuovo servizio di Vedetta 2 Mondialpol, una delle aziende leader in Italia nel settore della vigilanza privata con quasi cento anni di storia, 3.500 dipendenti e servizi che vanno dal trasporto e custodia valori alla sicurezza privata e aziendale fino alla videosorveglianza. Azienda che ha sviluppato internamente, con l’aiuto di un partner tecnologico, un sofisticato sistema di vigilanza aerea. Ecco come funziona e tutte le caratteristiche.

In cosa consiste la sorveglianza con i droni
Il servizio di vigilanza, già attivo presso diversi clienti sparsi per l’Italia, è composto da droni in grado di effettuare ronde, controlli specifici e interventi in caso di allarme in modo automatico, seguendo rotte preautorizzate. I droni non viaggiano “da soli” ma sono supervisionati da remoto, dalla centrale operativa di Vedetta 2 Mondialpol a Como, da guardie particolari giurate con certificazione di piloti di droni UAS, che controllano ogni movimento dei velivoli e, in caso di necessità, possono prendere i comandi e, allo stesso tempo, supportare i colleghi che si trovano sul territorio. Il servizio è pensato per la sorveglianza di grandi spazi, grandi aziende ma anche per il controllo di luoghi privati come comprensori residenziali, turistici, golf club, solo per fare alcuni esempi. Il compito dei droni è quello di effettuare delle ronde di monitoraggio ma possono ovviamente essere utilizzati per fare dei controlli preliminari in caso di scatto di allarme. Ma essendo dei concentrati di tecnologia possono anche essere utilizzati per altro, ad esempio controllare le strutture, le temperature o lo stato di efficienza di un campo fotovoltaico, solo per fare alcuni esempi.


Il Progetto GODAT
A raccontarci e a farci conoscere il mondo dei droni per la sicurezza è il responsabile del Progetto GODAT (Gruppo Operativo Droni Aerei Terrestri) di Vedetta 2 Mondialpol, Francesco Mura: “Il servizio funziona in questo modo: noi installiamo il drone presso i nostri clienti, all’interno di una docking station che ha il compito di riparare, caricare e controllare il drone quando non è in funzionamento. L’utilizzo del drone in volo viene monitorato e controllato dalla nostra centrale operativa di Como da personale formato appositamente, che ha dovuto superare diversi corsi e ha preso attestati per diventare operatori di droni per il BVLOS (Beyond Visual Line of Sight – la modalità di volo in cui il pilota non ha contatto visivo con il mezzo, ma utilizza strumenti per mantenerne il controllo). Dunque il drone rimane sul posto e la guardia rimane in centrale operativa, anche a centinaia di kilometri di distanza”. I piccoli aeromobili funzionano indipendentemente dalle condizioni meteo e possono volare con vento, pioggia e anche durante nevicate moderate.


La tecnologia dei droni
Partner tecnologico di Vedetta 2 Mondialpol è Aermatica 3D, azienda italiana che fornisce soluzioni applicative basate sui droni. “I velivoli che impiega Vedetta 2 – ci spiega il general manager dell’azienda, Paolo Marras – sono completamente automatici, in grado di volare in maniera automatica, in grado di fornire immagini video anche all’infrarosso termico, quindi sia di giorno che di notte, e sono in grado di individuare persone dove non ci devono essere e perlustrare ampie zone”. Uno degli aspetti forse più interessanti è che i droni “riposano” all’interno di uno scatolone, una docking station sorvegliata e collegata alla sala operativa, nel quale sono protetti quando non utilizzati e ricaricano le batterie. Una volta che il drone deve partire, in maniera del tutto autonoma (ma sempre controllata a distanza) la docking station si apre e in pochi secondi il velivolo parte. Molto interessante, conclude Marras, il fatto che “tutta la flotta di droni distribuiti sul territorio nazionale si può controllare dalla stessa centrale operativa in maniera completamente automatizzata e sicura”.


La tecnologia e la privacy
E a chi teme che droni e intelligenza artificiale possano sostituire il lavoro delle guardie o minare la privacy dei cittadini cosa risponde Vedetta 2 Mondialpol? “I droni assolutamente non vanno a sostituire il lavoro delle nostre guardie”, tiene a specificare Mura. “Anzi – continua – i nostri obiettivi sono due: il primo, offrire un servizio con una qualità più alta rispetto a prima, letteralmente con un’altra dimensione della qualità. Inoltre le nostre guardie non verranno sostituite da questa tecnologia, ma anzi noi cercheremo di innalzare il loro lavoro e di farle crescere insieme a noi”. Per quanto riguarda la privacy da Vedetta 2 Mondialpol spiegano di essere riusciti a creare un documento di calcolo del rischio dell’utilizzo dei droni per la videosorveglianza in siti privati che è stato accettato dal Garante della Privacy e non comporta problemi alle persone sorvolate o riprese. “La parola intelligenza artificiale, utilizzata soprattutto vicino ai droni, fa paura – conclude Mura – ma quello che vogliamo fare è cercare di normalizzare questo concetto, garantendo servizi con una qualità molto alta per i nostri clienti e, allo stesso tempo, anche una sicurezza maggiore per le nostre guardie, che non sempre sanno a cosa vanno incontro quando suona un allarme”.


Fonte : Sky Tg24