È di quasi 150 morti in Myanmar e almeno 9 vittime a Bangkok, dove è crollato un grattacielo di 30 piani ancora in costruzione seppellendo decine di operai, il bilancio ancora provvisorio del terremoto 7.7 che ha colpito il Myanmar alle 14.20 ora locale (le 7.50 italiane). L’epicentro è stato individuato a 16 km a Nord-Ovest di Saigang, nel centro del Paese, e una seconda forte scossa – di magnitudo 6.4 – si è verificata dopo il sisma principale. Le scosse si sono propagate per migliaia di chilometri, raggiungendo la vicina Thailandia, la Cina, fino al Laos e al Vietnam. Si contano poi centinaia di feriti e un numero ancora incalcolabile di dispersi sotto le macerie o, nella migliore delle ipotesi, irraggiungibili a causa dell’interruzione delle comunicazioni: si teme che col passare delle ore i morti possano essere migliaia.
A dare l’idea della catastrofe è stato l’inusuale appello all’aiuto internazionale lanciato dalla giunta militare birmana, isolata dal colpo di stato del 2021. Il premier e capo della giunta, Min Aung Hlaing, ha invitato “qualunque Paese, qualunque organizzazione” ad accorrere, assicurando di aver “aperto tutte le vie agli aiuti stranieri”. E ha ricevuto l’immediata disponibilità dell’India, dell’Unione europea e degli Stati Uniti di Donald Trump, mentre l’Oms ha annunciato di aver attivato il suo sistema di gestione delle emergenze.
Drammatica la situazione anche nella vicina Thailandia, dove il premier Paetongtarn Shinawatra ha dichiarato lo stato di emergenza.
TUTTI I VIDEO
Gli approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
Fonte : Sky Tg24