Dimezzare il numero di studenti che lasciano l’università usando l’intelligenza artificiale è possibile? Si, e a dirlo è il Politecnico di Milano. L’ateneo sostiene infatti di essere riuscito a ridurre il tasso di abbandono del 50% utilizzando modelli statistici e di AI.
Secondo l’ateneo, il segreto sarebbe l’ausilio di algoritmi di machine learning, con cui sarebbe stato possibile, in un certo senso, prevedere in anticipo i casi a rischio di abbandono. All’analisi è seguita l’offerta di soluzioni personalizzate di tutoraggio e supporto psicologico per aiutare gli studenti in difficoltà a superare la crisi e completare il percorso.
La raccolta dei dati
Le analisi sono state svolte impiegando i dati di tutti gli studenti del Politecnico di Milano, suddivisi nelle tre aree di architettura, design e ingegneria. In particolare, sono state esaminate diverse classi di studenti del primo anno di laurea triennale in Ingegneria, considerando un periodo di 9 anni (dal 2010 al 2019), con oltre 110.000 studenti e 10 milioni di “eventi”. Ogni evento rappresenta un momento specifico nel percorso dello studente, come l’inizio degli studi, l’iscrizione agli esami, i risultati ottenuti. Questi dati hanno consentito di sviluppare alcuni modelli predittivi capaci di individuare con anticipo i segnali di un possibile abbandono.
Il campione finale comprende tutte le carriere concluse, sia per abbandono che per laurea, degli studenti iscritti a un corso di laurea in Ingegneria tra l’anno accademico 2010-2011 e 2015-2016. Il campione conta 31.071 carriere concluse, di cui il 62,7% sono laureati, il 21,7% ha abbandonato prima del terzo semestre e il 15,6% ha interrotto gli studi più tardi.
I dati hanno evidenziato che le performance accademiche iniziali giocano un ruolo cruciale nel prevenire l’abbandono. Infatti, gli studenti che non ottengono crediti significativi nel primo semestre sono più a rischio di abbandonare. Al contrario, coloro che iniziano il percorso con un buon numero di crediti hanno una probabilità molto più bassa di interrompere gli studi universitari. Una modalità ripresa nella logica delle recenti modifiche al testi di ingresso alla facoltà di Medicina.
Le strategie per sostenere gli studenti
I risultati delle analisi hanno evidenziato che gli studenti che beneficiano di borse di studio hanno una minore probabilità di abbandonare nel lungo periodo. Le azioni di tutoraggio tra pari, poi, implementate grazie ai risultati dello studio, sono state molto apprezzate sia dai beneficiari che dai tutor. Questo approccio ha un effetto positivo, aumentando la motivazione degli studenti a proseguire nel percorso accademico.
Ora l’ateneo sta lavorando per prevenire gli abbandoni modificando le modalità di insegnamento, vale a dire cercando di adattare i metodi didattici per ridurre le difficoltà iniziali. Il progetto non si concentra solo sulla previsione, ma anche sull’adozione di misure concrete per migliorare l’esperienza universitaria degli studenti e favorire il successo a lungo termine, come l’assegnazione di borse di studio a chi si trova in situazioni di maggiore difficoltà e rischio di abbandono.
Fonte : Wired